"Una vera e propria debacle". Così commenta Primo Mastrantoni segretario di Aduc i conti del turismo in Italia nel 2010: meno 8 miliardi dal mercato interno e meno 1,3 miliardi da quello estero. "Insomma, meno 9,3 miliardi che sono mancati al sistema turistico del nostro Bel Paese, nonostante il 56,8 per cento del prodotto interno lordo alberghiero sia “in nero” cioe' a minor costo per gli operatori del settore. Il crollo c'e' nonostante la suadente voce del nostro presidente del Consiglio che, in uno spot pubblicitario, ci sollecitava a visitare le nostre contrade e le dichiarazioni ottimistiche della ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla.
Le motivazioni sono semplici: non siamo competitivi, il marketing e' insufficiente, le competenze sbriciolate tra ministero, Enit, regioni, province e comuni con uno sperpero di soldi che non porta a risultati. Eppure ci sarebbero tutte le condizioni per ben operare: il patrimonio storico e ambientale, il clima, l'enogastronomia ecc. Abbiamo un tesoro sotto i piedi che non riusciamo a valorizzare mentre ce la mettiamo tutta rovinare quello che abbiamo: Pompei, Napoli, Roma sono gli esempi di come rendere non appetibile un patrimonio lasciatoci in eredita'.
Che disastro!"