Un sistema rivoluzionario per far apprendere la lingua inglese anche a chi non vede. Sembrano lontani i tempi in cui per i non vedenti esisteva solo il classico libro abbinato ad un audio. Adesso invece per imparare l’inglese insieme agli altri studenti è sufficiente un joystick che funziona insieme ad un programma scaricabile gratuitamente. Il progetto, che si chiama Ellvis (english language learning programme for visually impaired students), è stato presentato questa mattina alla biblioteca delle Oblate e se ne parlerà domani, sempre alle Oblate, in un convegno organizzato a chiusura dei diciotto mesi di sperimentazione del programma, che ha visto insieme il centro Machiavelli e la sezione fiorentina dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici), con funzione di coordinatori.
Tutto il nuovo metodo d'apprendimento dell'inglese per non vedenti ruota attorno ad un joystick innovativo. Impugnandolo, chi non vede può interagire col programma didattico creato ad hoc e compiere tutte le operazioni richieste per imparare la lingua. Ad esempio, potrà completare delle frasi, oppure scegliere la parola giusta o abbinare una figura ad un determinato sostantivo. Ma sempre grazie allo speciale joystick e al programma, capace a seconda delle 'manovre' effettuate dall'allievo di dar vita ad un sistema combinato di vibrazioni, riscontri tattili e suoni, si potrà anche confrontare la pronuncia grazie ad un sistema di registrazione. La novità è stata testata, a partire dall'autunno 2009, tra gli studenti di cinque Paesi: Italia, Francia, Germania, Romania e Inghilterra.
Adesso è in preparazione un corso per i docenti, e dopo questa tecnologia sarà a disposizione di tutti. L'unica (modesta) spesa, il joystick, dato che il pacchetto multimediale potrà essere scaricato gratuitamente nelle cinque lingue dei Paesi che hanno partecipato alla sperimentazione. Tra i partecipanti al convegno di domani il presidente provinciale Uici Antonio Quatraro, Thomas Deharde della Deutsche Angestellten-Akademie GmbH (Germany), Rossella Bianchi, direttrice del Centro Machiavelli di Firenze, e Grazia Asta, direttrice della biblioteca delle Oblate. (edl)