L’integrazione passa anche attraverso lo sport. E’ questo il concetto che fa da sfondo alla seconda edizione del torneo di showdown intitolato a Francesco Bracci, il cui nome è legato ad un’esperienza di solidarietà purtroppo finita in tragedia. L’appuntamento con le sfide nello speciale tennis tavolo pensato per i non vedenti è il 30 ottobre. Sarà questa la data d’inizio del torneo, che proseguirà fino al primo novembre alla scuola media ‘Fermi’ di Scandicci, e non al circolo Baragli dell’Uic come lo scorso anno.
«E’ proprio per sottolineare la necessità di portare lo sport per disabili tra i normodotati che abbiamo scelto di organizzare l’evento all’interno di una scuola - dice Nicola Vincenti della Polisportiva - . bisogna partire dai giovani per sperare in un cambiamento di mentalità. Troppo spesso infatti lo sport praticato dai portatori di handicap viene visto come un ‘oggetto misterioso’. Ecco, noi vogliamo spiegare ai ragazzi che l’adrenalina sprigionata in un confronto sportivo leale non conosce differenze tra normodotati e disabili».
Ma in cosa consiste lo showdown? Gli incontri, spiegano dalla Polisportiva, si disputano tra due giocatori su un campo rettangolare, costituito da un tavolo con sponde laterali, alle cui estremità vi è una piccola porta, e da uno schermo posto al centro del tavolo. Per giocare servono racchette e una palla sonora, che deve finire nella porta del campo avversario dopo esser passata sotto lo schermo centrale. Saranno 32 - 16 uomini e 16 donne, - gli atleti che arriveranno a Scandicci per partecipare al torneo, durante il quale al primo piano della ‘Fermi’ sarà allestita la mostra ‘Con-Tatto’ che, organizzata dall’associazione Arco in collaborazione con la scuola nazionale cani guida per ciechi, presenta le opere di scultori molto sensibili al tema della fruizione delle opere artistiche anche da parte di chi non vede.
E per concludere il torneo, un gruppo di centauri di Stradanova – amici di Francesco Bracci, - accompagnerà gli atleti in un tour nei dintorni di Scandicci. L’iniziativa è nata all’insegna della solidarietà. Il Comune di Scandicci ha concesso i locali della scuola e, insieme all’Humanitas, ha contribuito alle spese per il trasporto degli atleti. La ditta di traslochi ‘Servizi 90’ ha portato gratuitamente da Bologna i tavoli da showdown. E infine i collaboratori scolastici della ‘Fermi’ nei giorni del torneo si prenderanno cura, in maniera del tutto volontaria, dei locali della media.