La mostra, che è a cura di Maurizio Scaparro e Maria Ida Biggi, Direttore del Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, si propone di illustrare la figura artistica di Eleonora Duse, uno dei “miti” che hanno caratterizzato, in Italia, l’affannosa ricerca di un’identità nazionale; l’intento è quello di restituire l’immagine complessa della sua personalità nel panorama della cultura italiana e internazionale di fine Ottocento e inizi Novecento, e anche quello di sottolineare l’importanza che la sua presenza ha costituito non soltanto nella vita teatrale, ma più in generale, nella storia sociale e civile dell’Italia dopo l’unificazione.
A titolo d’esempio, si ricordano i nomi di alcuni personaggi celebri della cultura contemporanea internazionale con cui la Duse ha intrattenuto significativi rapporti di stima e amicizia: Giuseppe Giacosa, Matilde Serao, Arrigo Boito, Alexandre Dumas fils, Hermann Sudermann, Giovanni Verga, Marco Praga, Gabriele d’Annunzio, Giovanni Papini, Luigi Pirandello, Sibilla Aleramo, Camille Mallarmé, Hugo von Hoffmansthal, Rainer Maria Rilke, George Bernard Shaw, Edouard Schneider, Isadora Duncan, Edward Gordon Craig, Yvette Guilbert, Aurélien Lugné-Poe, Auguste Rodin, Laurence Alma Tadema, Mariano Fortuny e Natalia Gontcharova. Il taglio del nastro Con la mostra ci si propone, inoltre, di far risaltare la libertà, l’autonomia creativa e lo spirito innovativo della sua arte e di sottolineare le pionieristiche capacità imprenditoriali e organizzative della sua articolata produzione teatrale. La mostra, che è stata inaugurata il 2 dicembre 2010 a Roma presso il Complesso del Vittoriano e che ha avuto un grande affluenza di visitatori, approda ora al Teatro della Pergola dal 15 marzo al 17 aprile 2011, arricchita con nuovi documenti e testimonianze, tra cui le locandine degli spettacoli che Eleonora Duse ha tenuto nello storico teatro fiorentino.
(orario: lunedì - venerdì:11,00 - 18,00 - domenica 11,00 - 15,00) L’itinerario espositivo è strutturato in due sezioni distinte: una volta a presentare la vicenda biografica di Eleonora Duse e l’altra dedicata ai viaggi e alle tournée che l’attrice ha realizzato nel corso della sua carriera dal 1885 al 1924. Nella prima sezione ci si propone di presentare il “personaggio” Duse, che oltrepassa il suo rapporto con la scena, restituendo, attraverso immagini e documenti, la storia della sua vita, della sua famiglia e delle vicende più significative del suo percorso artistico e biografico.
Si vuole ricostruire il mondo di Eleonora figlia, moglie e madre; della donna e dei suoi rapporti d’amicizia; dell’organizzatrice teatrale e dell’imprenditrice di se stessa. Per quanto riguarda la seconda sezione, invece, ci si propone di “raccontare” il teatro di Eleonora Duse attraverso le tappe delle sue tournée, distinte cronologicamente in più periodi: l’esordio all’estero nel 1885 in Sud America, dove porta un repertorio basato soprattutto su testi teatrali francesi; le tournée degli anni Novanta, iniziate in Egitto nel 1891 e proseguite per l’intero decennio in tutta Europa, in Russia e negli Stati Uniti.
In questi anni interpreta ancora testi francesi e aggiunge testi italiani come quelli di Goldoni, Marco Praga e Verga, traduzioni da Shakespeare appositamente eseguite per lei da Arrigo Boito, oltre a inserire pièces di Ibsen. Nei primi anni del Novecento porta in Europa e negli Stati Uniti e ancora in Sud America i testi teatrali che Gabriele D’Annunzio ha scritto per lei, oltre al suo solito repertorio. L’ultima tournée dal 1921 al ’24 parte da Torino con una storica messinscena de La donna del mare di Ibsen, prosegue a Vienna e a Londra per concludersi negli Stati Uniti attraversati in lungo e in largo da New York a Chicago, da Philadelphia a l’Avana, da New Orleans a San Francisco per concludersi a Pittsburgh.
La distinzione cronologica permetterà non solo di comprendere in modo più semplice ed immediato il susseguirsi dei tantissimi successi ottenuti in giro per il mondo ma anche di cogliere le differenze, i cambiamenti nel repertorio e la maturazione artistica di questa grande attrice, non solo interprete ma anche regista e capocomica. Un itinerario che, ripercorrendo tutte le tappe del suo lungo peregrinare in Sudamerica, Stati Uniti, Egitto, Russia, paesi di area tedesca, Inghilterra, Paesi Bassi, Danimarca, Francia, Grecia, Spagna e penisola Scandinava, ricostruisce chiaramente il successo del teatro italiano nel mondo e fa della Duse una figura essenziale per la promozione della cultura italiana post unitaria.
Il Teatro Italiano nel Mondo è un progetto di Maurizio Scaparro organizzato da Compagnia Italiana nell’ambito delle celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia e promosso da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Firenze e Ente Cassa di Risparmio di Firenze Foto di Nove da Firenze