Dopo la 'brillante' prestazione di domenica parla Adrian Mutu dalla sala stampa dello stadio Franchi: Che Mutu vedremo da qui alla fine? “Mi sento bene, sono felice. Aspettavo da tanto una prestazione come quella di domenica. Mi sentivo e mi sento ancora in dovere di ringraziare tutti i tifosi a modo mio”. Obiettivo 10 reti in questa stagione? “Amo segnare, ma il mio obiettivo è quello di giocare bene, esprimermi al massimo e mettere le mie qualità a servizio della squadra.
Ho fatto 5 partite da quando sono tornato. Da ora in poi spero di riuscire a fare meglio”. Ti senti ancora come uno dei più forti attacanti al mondo? “Questo va dimostrato in campo, gara dopo gara”. Europa fattibile? “I conti si fanno alla fine. Ci sono in gioco ancora 27 punti. La Fiorentina in questa stagione ha avuto molta sfortuna, il Mister stesso ha dovuto adattarsi a situazioni non previste, è un mister giovane ed ha avuto difficoltà, ma ha sempre messo in campo una squadra che per lui sembrava la migliore”. Mihajlovic prima del Catania ha cercato di provocarti.
Cosa ti ha detto? “Lo sapete cosa mi ha detto. Io sono un professionista che accetta le critiche e ne fa tesoro”. "Adesso è una settimana tranquilla perché abbiamo vinto, poi fai una partita come quella di Bari e vedete cosa succede". Futuro? “La mia situazione è un po' strana. Ho un altro anno di contratto, ma tutto dipende dai piani della società. Adesso è importante pensare al presente”. Che cosa c' è di così speciale tra te ed i tifosi viola? “Penso la passione e la riconoscenza.
Firenze è una piazza strana, la gente poi mi ha sempre trattato bene. Guardate Cerci però, che non può mettere un piede in campo senza ricevere fischi, mi sembra ingiusto è un ragazzo talentuoso e merita fiducia". Ed aggiunge sulla sua destinazione futura: ''A volte mi domando dove vado se non rimango, faccio parte di Firenze nel bene e nel male''. La maglietta mostrata alla Curva? “Era un modo per ringraziare i tifosi”. Nazionale? “Non vedo l'ora di tornarci”. Il futuro di Montolivo può condizionare anche il tuo? “La società ha un progetto chiaro ed ognuno di noi ha il dovere di rimettersi in discussione”.
Da Presidente confermeresti Mihajlovic? “Subito, però il presidente non sono io e non vorrei che domani mi prendesse pure a schiaffi il presidente per quello che ho detto”. Conferenza su Violachannel.tv