Firenze – Rapporti più stretti fra Regione e Consulenti del lavoro per politiche occupazionali più efficaci e una migliore sintonia fra sistema pubblico e sistema privato. Questo il senso del protocollo d’intesa firmato oggi dall’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini e dal presidente della consulta toscana dell’Ordine dei consulenti del lavoro Gloria Cappagli. “Obiettivo del protocollo – spiega l’assessore Simoncini – è quello di dare più efficacia e tempestività alle politiche per migliorare le competenze del capitale umano, mantenere o riportare i lavoratori nel sistema produttivo, fronteggiare meglio la crisi e costruire le condizioni per una solida ripresa” . L’intesa stabilisce forme di collaborazione fra la Regione e i professionisti specializzati nella gestione del mercato del lavoro.
La Toscana è una delle regioni in cui è più diffusa la presenza di consulenti del lavoro: in tutto nel 2010 gli iscritt i all’albo risultavano 1890. “Una rete capillare che ha rapporti continui con le aziende – osserva Simoncini – e che pertanto costituisce un utile veicolo per far promuovere e conoscere le iniziative messe in campo a favore delle aziende che intendono assumere o riqualificare i lavoratori. Si tratta di una collaborazione ancora più importante in una regione come la Toscana, che registra una delle percentuali più alte a livello nazionale di presenza di micro e piccole imprese, che hanno nei consulenti del lavoro un riferimento “obbligatorio”. La presidente della consulta toscana Gloria Cappagli sottolinea il fatto che “il riconoscimento e la collaborazione istituzionale dei Consulenti del lavoro, afferma e valorizza la terzietà della categoria, che assume così sempre di più un ruolo di carattere giuslavoristico a connotazione economico-sociale, anche al fine di favorire un dialogo tra istituzioni e mondo del lavoro, al di fuori delle vicende immediatamente sindacali”. L’intesa prevede inoltre forme di consultazione nella fase di elaborazione delle politiche che possono tradursi in opportunità preziose per costruire interventi che rispondano meglio alle esigenze delle imprese, dei lavoratori e dei territori interessati. In particolare, si prevede la partecipazione dell’Ordine dei consulenti del lavoro nelle fasi di pianificazione delle linee di intervento delle politiche regionali e il supporto operativo dei consulenti alla definizione degli interventi messi in cantiere a favore dell’occupazione. Per realizzare questi obiettivi la Regione si impegna a coinvolgere di volta in volta l’Ordine dei consulenti nei vari luoghi di coordinamento o concertazione delle politiche. Da parte sua la consulta si impegna a diffondere la conoscenza e a promuovere nei confronti dei consulenti del lavoro e dei datori di lavoro i benefici, gli incentivi, gli strumenti contrattuali, le opportunità formative e le modalità gestionali messe in campo a livello regionale per l’inserimento lavorativo di disoccupati o di giovani.