Ultima spiaggia ed oltre per Mutti che sente la pressione della Società ma soprattutto dei tifosi che al San Nicola non intendono fare sconti ai propri giocatori. Per Mihajlovic un'occasione, difficilissima, ma utile per racimolare tre punti per la prima di tre gare che dovrebbero portare 9 punti in cassa. Ritmi di gioco ridotti, la tensione è palpabile con i viola che stentano a superare la metà campo e sbagliano molto, si evidenzia solo il passo di Behrami diverso dai suoi compagni.
La prima azione degna di nota arriva al 11' con Behrami che mette per Gilardino, il quale appoggia a Ljajic che mette alto. La rete viola arriva al 21' con un diagonale sinistro di Gilardino alla sua personale rete numero 200, l'assist è di Montolivo. Al 27' occasione di pareggio per i biancorossi con Romero che serve Castillo anticipato da Comotto. Il Bari non molla, ma non trova la porta. Viola vicini al raddoppio con Comotto che crossa per Gilardino ma stavolta il bomber prova la cosa più difficile e la rovesciata termina sul fondo. Mutu in ombra, ma sono pochi i gigliati che appaiono realmente brillanti o almeno capaci della giocata personale auspicata dal tecnico Mihajlovic.
Al 40' è ancora Bari in avanti ma Bentivoglio sbaglia, vanificando quel poco che i biancorossi riescono ad esprimere nel non poco colpevole permessivismo viola. I supporters di casa all'unanimità contro gli undici in campo che avevano gridato battaglia e invece si dimostrano ancora una volta incapaci di ferire. Gilardino a Sky: "Partita difficilissima, il campo non è bello, non riusciamo a giocare. Giochiamo contro l'ultima in classifica, non sarà facile" Secondo tempo con i viola in avanti.
Nel Bari Rinaldi rileva Raggi ed è proprio Rinaldi ad offrire un calcio di punizione ai viola. Mutu impatta sulla barriera e dall'angolo non ne nasce niente. Tifosi del Bari incontenibili con cori ai danni dei biancorossi, l'invito è "andate a lavorare" e, sinceramente, visto il momento, l'impossibilità di perdere altri punti per strada, la necessità di tentare il tutto per tutto, ed i proclami, era lecito attendersi qualcosa di più, specie con i viola già in vantaggio. Esce anche Bentivoglio per infortunio, al suo posto Donati.
Il più attivo in avanti è Romero che cerca i compagni ma non trova collaborazione, Castillo su tutti incapace di uno scatto degno di nota. Ammonito Comotto per fallo su Huseklepp al minuto 11'. Arriva il momento di Vargas che prende il posto di Ljajic accanto a Mutu e Gilardino. Il giovane talento viola non è mai entrato in partita. I viola rischiano il disastro da soli, con un retropassaggio errato di Gamberini, Boruc interviene male e rilancia addosso a Donati che si trova nella condizione di poter tirare dalla distanza e pareggiare ma il pallone rimbalza davanti alla porta e finisce fuori di poco.
Bari in avanti a testa bassa, i padroni di casa tirano fuori gli attributi, ma tra la sfortuna e la mira il pareggio non arriva. Mutu, totalmente fuori dal gioco, abbandona il campo per lasciare spazio a Cerci. Ci prova Vargas con uno dei suoi cross dopo aver lasciato Masiello sul posto, Cerci anticipato prima di colpire di testa. Fuori Romero e dentro Ghezzal questa la risposta di Mutti. Tifosi del Bari che indirizzano cori ai danni del presidente Matarrese. Fuori Behrami e dentro Camporese per una difesa che si schiera a cinque.
Cerci tenta la giocata personale, buona la serpentina, il tiro controllato da Gillet. Arriva il pareggio del Bari all'87 con Ghezzal che di destro da fuori area trova la rete con un colpo sotto la traversa. Reazione inesistente dei viola che non trovano la spinta, Cerci si inceppa, Vargas inserisce la retromarcia. Il Bari ci crede e si butta in avanti per un finale piuttosto inquietante. Le domande al termine della gara sono diverse, si passa per il ritmo inesistente mostrato da alcuni giocatori, le nebbie che hanno avvolto Mutu e Ljajic, l'incapacità di mettere al sicuro il risultato, le scelte tattiche come il chiudersi nella difesa a cinque negli ultimi minuti di una gara in cui l'avversario è logico pensare che possa spingere in 11.
Ma la vera domanda è.. "Come si fa?". E' il calcio, si può perdere e vincere con tutti, si può giocare male e portare a casa tre punti e dare spettacolo restando a secco, però ci si prova, provarci è lecito, (dovuto?) riuscirci è cortesia. Mutti si dice soddisfatto dei suoi giocatori, i prossimi mesi saranno duri per i baresi ma il tecnico si è complimentato con la squadra per quanto visto contro i viola. "Diamo il massimo" ha detto ai suoi nello spogliatoio. "La rete di Ghezzal ha aiutato una squadra che non meritava di perdere" Aveva detto "Sarà difficile" ma anche "non ho bisogno di stimoli, sono sempre stimolato" e soprattutto "ci aspettano tre gare determinanti, vediamo come andrà a finire e poi vedremo cosa fare".
Ecco Sinisa Mihajlovic a fine partita dal San Nicola di Bari: "Il primo tempo è stato così e così, il secondo malissimo, abbiamo difeso e non abbiamo attaccato. Se giochi per non perdere alla fine ti puniscono. Se avessero pareggiato prima avremmo potuto pure perdere la partita. Il risultato è giusto, non siamo stati bravi. Le palle giocabili arrivavano, ma se giochi con tre punte e non fanno la differenza e difendi con tre in meno.. pensavamo di poter creare difficoltà con i tre davanti invece non abbiamo fatto niente.
Ljajic non ha mai trovato la posizione e Adrian non è mai stato decisivo. Non posso essere soddisfatto, ma sono rimaste 11 partite e dobbiamo fare più punti possibile. Stiamo molto meglio che ad inizio stagione, ma dobbiamo fare di più, pensiamo a difendere e non a ripartire. Mettere un difensore in più non vuol dire essere difensivista, io non lo sono mai stato, ma mancano 5 minuti, vedi che soffri ed allora ti copri" Riccardo Montolivo: "Il primo tempo è stato buono, nel secondo siamo stati rinunciatari, loro invece pur non essendo pericolosi hanno raggiunto il pari.
Non sono stati pericolosi anche se noi abbiamo indietreggiato il baricentro ed è stato un errore". Alberto Gilardino: "Essere agguantati nel finale dispiace, non siamo stati incisivi. Sapevamo della difficoltà della gara. Nel secondo tempo siamo calati, non so quale sia stato il problema. Occasione sprecata per noi, pensiamo al Catania, sarà una settimana di lavoro, importante raggiungere i 40 punti" di Antonio Lenoci