“Lo sconcerto che i cittadini proveranno nel leggere questa notizia, assicuro, è anche il mio”. Così la vicepresidente di Regione Toscana, con delega al personale, Stella Targetti commenta la vicenda del dipendente di Regione Toscana che – secondo quanto riferito dalla Guardia di Finanza e riportato dalle agenzie – dopo aver timbrato il cartellino di ingresso “abitualmente abbandonava il suo posto di lavoro per recarsi in un circolo sportivo” dove “impartiva, a pagamento, lezioni di tennis”. L’uomo, 55 anni, è stato indagato per truffa aggravata a danno di un ente pubblico e sospeso dal pubblico impiego per 20 giorni, in esecuzione di una misura interdittiva disposta dal Giudice per le indagini preliminari. “Daremo immediato corso a tutte le procedure previste in questi casi dalle norme e, una volta verificato il comportamento illegale del nostro dipendente, saremo inflessibili – prosegue Stella Targetti – perchè chi si comporta in questo modo non può e non deve farla franca: sia per il rispetto dovuto ai cittadini che, con le loro tasse, pagano anche gli stipendi ai dipendenti pubblici sia per giustizia nei confronti di tutti i colleghi di questo signore che, lavorando in modo corretto ogni giorno, certo non meritano di essere confusi con questo tipo di comportamenti”. Secondo l’assessore Targetti “nulla può essere escluso, ovviamente neppure il licenziamento”.
Dipendente regionale indagato. Targetti: ''Non escludo il licenziamento''
Il dipendente avrebbe, secondo quanto emerso dalle indagini svolte dalla Guardia di Finanza, timbrato il cartellino di servizio per poi assentarsi dall'ufficio per recarsi presso un impianto sportivo.