“Tante gocce d’olio fanno un mare d’energia… ed evitano una marea di danni”. Uno slogan che rappresenta un invito a un comportamento virtuoso: recuperare gli oli vegetali esausti per produrre energia elettrica e termica. Da oggi è possibile anche per le utenze domestiche, grazie al progetto Olly, che interessa in via sperimentale 10.000 famiglie della zona di confine tra il Comune di Firenze e quello Scandicci, con un sistema che sarà poi esteso a entrambi i Comuni. L’iniziativa è stata presentata in Palazzo Vecchio dall’assessore all’ambiente Stefania Saccardi, dalla collega di Scandicci Simona Bonafè, dall’amministratore delegato di Quadrifoglio Livio Giannotti e da Furio Fabbri, presidente di Eco.energia azienda che si occupa, in collaborazione con Quadrifoglio, della raccolta differenziata e del recupero energetico degli oli esausti.
“Si tratta – ha sottolineato l’assessore Saccardi – di un altro significativo passo avanti per il corretto smaltimento dei rifiuti, che va a chiudere un ciclo in questo caso particolarmente virtuoso perché il risultato finale è la produzione di energia. Una sperimentazione che riguarderà circa 10.000 famiglie dei Comuni di Firenze e Scandicci che potranno portare i loro residui di olio alimentare esausto presso il centro commerciale Coop di San Lorenzo a Greve. Vista la facilità dell’operazione di consegna del contenere e ritiro di quello nuovo, l’auspicio è che in tanti possano seguire questa pratica con enormi benefici per l’ambiente”.
Nel 2010 nell’area Safi e Quadrifoglio sono state raccolte 75 tonnellate di oli vegetali di cui 38 a Firenze e 10 a Scandicci. La raccolta attualmente è effettuata presso le stazioni ecologiche di San Donnino e Charta 77. L’olio vegetale esausto è principalmente residuo dell’olio di cottura alimentare che, modificando la sua struttura polimerica, si ossida e assorbe le sostanze inquinanti della carbonizzazione. Per questo va usato una sola volta e non deve essere disperso nell’ambiente dove causa inquinamento e costi di depurazione molto alti.
Si stima a livello nazionale che siano 280.000 le tonnellate/anno di oli esausti finiti in fognatura, con un costo che arriva a 126 milioni di euro. Il progetto Olly prende origine dalla volontà di ripetere sul territorio nazionale la raccolta differenziata degli oli alimentari di origine domestica, sull’esempio di sistemi già in atto nella regione Trentino Alto Adige e all’estero in Austria e Germania. “Siamo particolarmente convinti di questa sperimentazione – ha aggiunto l’assessore Bonafè - ci permette di fare un altro passo verso il corretto conferimento degli oli esausti da parte delle famiglie e di incidere sui livelli di raccolta differenziata, rispetto ai quali abbiamo precise soglie di legge da raggiungere nei prossimi anni.
Ricordiamo che da tempo, grazie alla collaborazione con Safi e Quadrifoglio, stiamo incrementando le stazioni di raccolta nel nostro territorio, anche con postazioni mobili nei giorni di mercato”. All’interno del parcheggio della Coop di San Lorenzo a Greve è stato installato il punto Olly dove ogni utente potrà ritirare gratuitamente un contenitore da 3 litri per la raccolta degli oli vegetali alimentari insieme a un opuscolo informativo in cui troverà le indicazioni su come e dove restituire il contenitore pieno del proprio olio esausto.
Per la restituzione non è prevista alcuna operazione se non la consegna del contenitore, ricevendone in cambio uno nuovo e pulito. Segue poi il trattamento del rifiuto per il recupero degli oli raccolti. (fd)