“In Toscana si fanno tutti i controlli previsti dal piano di sorveglianza nazionale, e anche controlli supplementari”. Riguardo all'allerta europea diffuso in seguito alla scoperta, nella Repubblica Federale Tedesca, di mangimi per animali contaminati da diossine, l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia precisa che in Toscana si sono sempre fatti tutti i controlli di routine prescritti su tutto il territorio nazionale dal piano di sorveglianza per la ricerca di diossine e PCB (policlorobifenili, una classe di composti organici considerati inquinanti persistenti, dalla tossicità in alcuni casi vicina a quella della diossina). I controlli avvengono tramite campionamenti effettuati dai servizi veterinari negli allevamenti su carni, latte, uova, miele e sui mangimi.
Nei mattatoi i campionamenti vengono fatti sui muscoli delle carcasse macellate. Ma in Toscana si fa anche di più rispetto alle indicazioni nazionali: sono stati attivati piani regionali specifici per la ricerca di diossina e PCB su alcune matrici alimentari, quali il latte ovicaprino. E nei mangimifici vengono fatti ulteriori campionamenti su mangimi e materie prime considerate più a rischio di contaminazione, come i grassi animali e vegetali. Quando scatta l'allerta europea, come in questi giorni in seguito al caso della Repubblica Federale Tedesca, ai controlli di routine si aggiungono anche controlli mirati.
Ma il prodotto risultato contaminato in Germania non risulta essere commercializzato in Italia. Oggi a Bruxelles si è riunito il Comitato permanente per la filiera alimentare e la salute degli animali. E per domani il ministro della salute Ferruccio Fazio ha convocato a Roma i rappresentanti di tutte le Regioni, per fare il punto sulla situazione e concordare le iniziative da mettere in atto. “Dopo l'incontro con il ministro – dice l'assessore Scaramuccia – sapremo se saranno necessari controlli ulteriori”.