Susanna Camusso e Concita De Gregorio hanno inaugurato a Palazzo Medici Riccardi il corso di formazione “Sebben che siamo donne...”, iniziativa che rientra nel progetto provinciale “Puntiamo sul pari”. Durante l’incontro si č parlato delle nuove forme di occupazione – flessibilitŕ, precariato, lavoro atipico – che colpiscono in modo rilevante le giovani generazioni e le donne, e delle tutele per il lavoro. E ancora, il tema della conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita, in particolare tempi di cura familiare. I volti noti del mondo giornalistico e del lavoro hanno ribadito con fermezza la loro presenza alla manifestazione di domenica 13 quali firmatarie del documento che ha dato il via alla mobilitazione. Concita De Gregorio nel proprio intervento ha toccato il tema del precariato sottolineando che "Non č la flessibilitŕ che aiuta le donne, ma sono le donne che sono pronte a tutto e quindi anche situazioni di lavoro avverse diventano opportunitŕ da non poter perdere".
"Spero nella forza delle donne - che ha mosso le rivoluzioni ed oggi c'č bisogno di una rivoluzione morale e civile, ma anche gli uomini devo capire che c'č bisogno di questo. Non ho mai visto una reazione come oggi - conclude - la destra ha paura del vento che cambia ed infatti hanno cercato di far passare la nostra lotta come la battaglia delle donne contro le donne e non č cosě" Susanna Camusso ha invitato invece a ribaltare il punto di osservazione dei fatti sempre troppo speso in ottica maschilista, in un momento che vede il corpo femminile mercificato da un alta carica dello Stato e che quindi rischia di peggiorare una situazione in cui "C'č ancora molto da fare per coprire il dislivello sociale tra donne e uomini nel mondo del lavoro.
Stiamo arretrando nelle classifiche mondiali, arretriamo perché non si ha il giusto valore delle donne come persone da rispettare" “Sebben che siamo donne...” č un percorso formativo – organizzato dalla Provincia di Firenze e dalla Societŕ Italiana delle Storiche – che intende approfondire le tematiche del lavoro e dei diritti delle lavoratrici. L’Unione Europea ha posto tra i suoi obiettivi il superamento delle discriminazioni di genere nel mondo del lavoro e la flexsecurity, ma l’aumento dell’occupazione femminile e la paritŕ restano una sfida difficile.
L’obiettivo del corso č dunque quello di formare un sapere critico sul mercato del lavoro postfordista, sul welfare e i modelli di solidarietŕ in Italia e in Europa, e di contribuire alla costruzione di leadership femminile. “Il nostro č un Paese – dice l’Assessore Elisa Simoni – dove le donne studiano, si laureano, dimostrano grandi capacitŕ, ma poi si scontrano con un ascensore sociale completamente bloccato. Spesso si sblocca con metodi che ci indignano e dei quali ci vergogniamo.
Le donne soffrono la crisi economica ed occupazionale piů di altri; č nostro dovere interrogarci, e di conseguenza agire, per trovare gli strumenti giusti per rispondere a queste problematiche, la cui soluzione diventa fondamentale per far ripartire il Paese intero. Credo che questa iniziativa possa essere molto utile anche da questo punto di vista”. “Il corso di formazione ed il convegno che lo inaugura – aggiunge l’Assessore Spacchini – cadono in un particolare momento storico in cui la definizione del ruolo della donna nella societŕ e la battaglia per una reale e concreta paritŕ di diritti sono tornati ad essere argomenti di stretta attualitŕ.
Noi, insieme alla Societŕ Italiana delle Storiche, avevamo ideato l’iniziativa giŕ da alcuni mesi, convinti del fatto che la vera riflessione sull’uguaglianza non possa limitarsi solo al contingente ma si debba concentrare sugli strumenti che la politica e il sistema socio-economico dovrebbero mettere in campo nell’azione quotidiana”. All’iniziativa hanno partecipato oltre alla direttrice de L’Unitŕ e alla Segretaria generale della Cgil: Elisabetta Vezzosi, Presidente della Societŕ Italiana delle Storiche, Franca Alacevich, Docente di Sociologia dei processi economici e del lavoro, Preside della Facoltŕ di Scienze politiche dell’Universitŕ di Firenze.
Il corso č destinato a docenti delle scuole medie-superiori che si occupano di orientamento e obbligo formativo; operatori e operatrici e consulenti dei Centri per l’Impiego; personale delle amministrazioni pubbliche operante nei settori Formazione, Lavoro, Politiche giovanili e Pari opportunitŕ. Modalitŕ organizzative e tempi di svolgimento Dopo l’evento inaugurale di stamani, aperto al pubblico, il percorso formativo, della durata di tre mesi, prevede un ciclo di lezioni affidate a esperte/i del mondo accademico tese a fornire un inquadramento concettuale sulle tematiche individuate e tre laboratori di approfondimento a carattere interattivo ed esperienziale.
Complessivamente, l’impegno per le/i partecipanti č di 25 ore distribuite come segue: Cinque lezioni di 2 ore (10 ore) con cadenza settimanale e intervallo di una settimana ogni due lezioni, per un inquadramento scientifico dei temi del corso (orario: 15.30-17.30). Quattro incontri per attivitŕ laboratoriali di 3 ore (12 ore), con cadenza settimanale con intervallo di una settimana ogni due lezioni per approfondire i temi e impostare ipotesi di ricerca o di progettazione da applicare nei contesti lavorativi dei/delle partecipanti.
(orario: 15.30-18.30) Un seminario conclusivo (3 ore): Seduta plenaria di condivisione delle ipotesi di ricerca e di progettazione elaborate nei laboratori.