In Egitto siamo ben oltre le due settimane di disordini, mentre i manifestanti si sono riuniti di nuovo in piazza Tahrir anche oggi. Centinaia di manifestanti anti-governativi hanno inscenato un sit-in di massa davanti alla sede della camera bassa del Parlamento. Insomma la grande mobilitazione popolare non si ferma. Proseguono le manifestazioni al Cairo e in tutte le grandi città dal nord al sud del paese. Il popolo egiziano ha rotto il muro della paura ed è cresciuta la speranza in un'altra società.
Stanno sfidando il regime giovani, uomini, donne con i loro figli chiedono democrazia e diritto alla salute, al lavoro, all’istruzione. Dicono basta al degrado sociale ed economico. Intanto, da New York il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, è tornato a chiedere per l'Egitto "una transizione ordinata e pacifica". Ma il regime risponde scagliando contro il popolo in piazza bande mercenarie “Paltajyia”, poliziotti, delinquenti liberati dal carcere. Le organizzazioni per i diritti umani non sanno precisare quante siano le persone detenute in Egitto per motivi politici. A Firenze l'Associazione El Mastaba, Arci Firenze, CGIL Camera del Lavoro Metropolitana e Centro Culturale Islamico, nel nome della pace e dei diritti, sostengono il popolo egiziano nella sua lotta per una società giusta e democratica con un sit-in di solidarietà, a piazza dei Ciompi, domani alle ore 17:30.
