Una lettera inviata agli eletti toscani del PdL per chiedere loro di presentare in ogni ente locale una mozione che impegni tutte le amministrazioni comunali ad uscire dalle Società della Salute laddove queste siano già state costituite, o a negare l’entrata nelle stesse qualora si presentasse l’ipotesi di una loro costituzione. Il tutto corredato da un’ampia e dettagliata documentazione al fine di agevolare l'iniziativa dei consiglieri comunali del PdL. Mittenti della lettera i vertici regionali del PdL, nella persona del coordinatore regionale On.
Massimo Parisi e del suo Vice Vicario On. Riccardo Migliori, i consiglieri regionali Stefano Mugnai, vicepresidente della commissione Sanità e Nicola Nascosti, vicepresidente della commissione Sviluppo economico e la responsabile sanità del PdL toscano, Anna Maria Celesti. “E’ necessario che in ogni comune toscano sia assunta una presa di posizione che ribadisca il nostro dissenso nei confronti delle Società della Salute, enti che stanno dimostrando la loro scarsa utilità, se non quella di consolidare il sistema di potere della sinistra”, spiegano gli esponenti del PdL, prima di ricostruire nel dettaglio le ragioni del dissenso nei confronti di queste sovrastrutture burocratiche. “Le Società della Salute, nonostante una lunga sperimentazione, non hanno dimostrato la loro utilità.
Anzi, hanno dato prova della loro inadeguatezza a rispondere alla domanda di salute dei cittadini. Cittadini che in gran parte ignorano persino l’esistenza di questi carrozzoni. Le sole conseguenze visibili della loro presenza - ricorda il PdL - sono un aumento dei costi di gestione, come dimostra anche una relazione della Corte dei Conti, e la messa in servizio di alcuni privilegiati. Ad evidenziare perplessità circa la sopravvivenza delle SdS anche la Corte Costituzionale, che nel novembre scorso ha respinto un ricorso della Regione contro la norma nazionale che prevede l’abolizione di tutti i consorzi, ivi comprese le SdS.
Alla luce di tutti questi elementi – concludono gli esponenti del PdL - è necessario che in ogni amministrazione si levi alta la contrarietà a questi superflui enti che, a prescindere dalla loro forma giuridica, hanno il solo scopo di consolidare un sistema di potere. Il sistema di potere che ha fatto la fortuna della sinistra toscana, ma che sta frenando, come un’enorme zavorra, la ripresa, il rilancio e lo sviluppo della nostra regione”.