Mihajlovic è ancora alla ricerca del gioco perduto "ma il Campionato è lungo". Mercato di riparazione sotto le aspettative, per adesso, anche se Pantaleo Corvino dichiara di aver già finito occorre essere memori dei famosi 'depistaggi'. In rosa c'è sempre Adrian Mutu (per molti il migliore/peggiore acquisto di gennaio) che, dopo aver rotto con i procuratori dai toni forti che non te le mandano a dire, i fratelli Becali, chiede alla Società di poter parlare in conferenza ad personam.
Il Fenomeno, mette in ombra l'altra notizia di oggi sull'arrivo di Valon Behrami che potrebbe debuttare già sabato iniziando come ex. Adrian Mutu si dice subito dispiaciuto per quanto accaduto: "In tanti hanno detto belle parole su di me, mi hanno fatto emozionare ma non sono un bambino che deve esser difeso ed ho deciso di metterci la faccia" "Non voglio neppure chiedere nuovamente scusa - continua - perché la gente è anche stanca di sentirmelo dire, ne ho combinate di tutti i colori soprattutto fuori dal campo è stato un periodo molto difficile per me". "Sono pronto a tornare, ho fatto quello che mi ha detto il preparatore, forse serviranno degli allenamenti, ma anche il fatto di essere andato a giocare a calcetto dimostra la mia voglia di giocare di fare gol ed è con i gol che vorrei ripagare i tifosi che mi sono stati sempre vicini in questa piazza che non è Cesena, è Firenze e sono da cinque anni qui ed è difficile lasciare una squadra dopo tutto questo tempo, con tutti i ricordi e le soddisfazioni".
Ecco proprio Cesena: "Una squadra giovane, ma che non è la Fiorentina" Ma perché allora la rottura, cosa è accaduto? "Non fate domande difficili nello specifico che poi mi confondo. Sono stato male consigliato, il mio procuratore mi ha detto di fare una cosa, io non ho capito che era sbagliata, mi sono fidato e sono venuto via, tutto qui" "Ci tenevo ad essere qui, anche se ho visto Andrea Della Valle otto giorni fa e mi sono chiarito a voce con lui, anche perché le cose dette dal mio procuratore non mi sono piaciute e ne prendo le distanze, io penso cose diverse della dirigenza, del mio presidente della Fiorentina" Nello spogliatoio l'assenza di Mutu ha creato un certo sconcerto, reazioni positive e negative, un po' come nell'ambiente esterno: "Con alcuni mi sono chiarito, con altri avrò modo di parlare nei prossimi giorni, non mi aspetto che mi perdonino, non mi aspetto nulla da questa mia conferenza" Proprio nulla? "Certo sarebbe stupido dire che non spero di tornare in squadra è ovvio, uno fa questo perché spera di poter rientrare, ma se non dovesse bastare sarebbe uguale, è sbagliato pensare che se io ora vengo qui allora poi la Società mi deve riprendere" Una dichiarazione d'amore per la maglia, se torni resti a vita? "Ora, non sono cose che si possono promettere, è come dopo la partita guardiamo di partita in partita, di giorno in giorno.
Oggi sentivo di dover fare questo, poi vediamo, vediamo cosa succede" I problemi della squadra, la disaffezione da parte dei tifosi, risultati che stentano ad arrivare in virtù di un gioco confuso ed ancora troppo astratto da un gruppo che non sembra aver trovato la giusta motivazione, il mercato in eterno stand by, mani strette e poi scivolate via. Tutti aspetti che griderebbero a gran voce il rientro di un calciatore pronto a fare la sua parte. Ma lo era anche l'ultima volta, e quella prima, e prima ancora. Per i Della Valle una scelta difficile, perché non si tratta di ragionare con il semplice cuore di tifosi che manderebbe dentro al campo chiunque fosse capace di regalare un emozione, un brivido nonostante tutto.
Si tratta di scegliere con stile, secondo un Progetto, cercando di evitare precedenti fastidiosi, da buon padre di famiglia. Alla svelta, ma con giudizio. Antonio Lenoci Prime imagini di Behrami in maglia viola su Violachannel.tv: