“Presenterò un'interrogazione urgente al Sindaco per sapere se il Comune intende mantenere tra le entrate del bilancio comunale l’importo totale, compreso anche delle multe che, come ha riconosciuto il giudice in questi giorni, sono state illegittimamente elevate dal Comune di Firenze. – afferma il Consigliere Comunale Tommaso Grassi. “In questo caso non si tratta di discutere della funzione degli autovelox o di fare una crociata contro gli autovelox o di discutere sul valore di deterrente o strumento di accertamento per le infrazioni al codice della strada ma bensì di rendere reale e affidabile la cifra messa a bilancio dalle multe degli autovelox.” “Ormai è di dominio pubblico che gran parte dell’importo dei 52 milioni di euro di proventi dalle multe sono derivate dall’incremento delle multe da autovelox a Firenze ed è quindi saggio e di buon senso rivedere gli importi delle entrate nel bilancio alla luce della sentenza del giudice su alcuni autovelox che hanno elevato multe violando alcune norme”.
“Crediamo che sia doveroso e rispettoso nei confronti dei fiorentini procedere ad annullare in autotutela le multe elevate in situazioni similari a quelle oggetto del ricorso vinto dal multato, così da evitare inutili spese giudiziarie per il Comune e eccessiva burocrazia per cittadini e organi di giustizia. Ricordiamo che spesso nel caso di multe annullate dal Comune in seguito a sentenza, l’Ente pubblico viene condannato a pagare oltre alle spese di notifica delle multe , anche le spese processuali della controparte vincitrice.” “Infine , alla luce della sentenza del giudice fiorentino – conclude Grassi – vorremmo appurare se vi è stata responsabilità e negligenza tra i responsabili politici e tecnici che hanno risposto alle interrogazioni da noi presentate in merito ai dubbi, fin da subito sollevati dai cittadini e dalle associazioni dei consumatori, sulla regolarità delle multe elevate dal Comune di Firenze grazie agli autovelox.”