Dopo il sopralluogo della Commissione Urbanistica del Comune di Firenze all’ex Meccanotessile l’on Valdo Spini, capogruppo di “Spini per Firenze” presente insieme al consigliere Tommaso Grassi al suddetto sopralluogo, ha dichiarato: “Siamo d’accordo con le tre richieste del comitato di cittadini che si è formato"
1. Eliminazione Meccanotessile dall’elenco beni immobili messi in vendita dal Comune. 2. Immediata realizzazione e apertura spazio a verde già stabilito dal vigente Piano Regolatore. 3."Sosterremo, ha ribadito Spini, queste tesi nel consiglio comunale. Da questo punto di vista quanto è stato sancito dal Piano Strutturale adottato, in seguito ad un opportuno emendamento, e cioè la posizione del simbolo di centralità sull’area dell’ex Meccanotessile - centralità a sua volta regolata dall’art 34 delle norme - costituisce un punto di forza nei cfr del cosiddetto Masterplan che era stato presentato nei “100 luoghi”e che era funzionale ad una operazione di vendita sbrigativa in rapporto alla possibilità concessa di realizzarvi edilizia privata.Costituzione di una Commissione rappresentativa del territorio interessato che in un tempo determinato possa formulare proposte attuative per la sistemazione e l’utilizzazione dell’area
Se in sede di osservazioni al Piano adottato vi saranno ulteriori spunti migliorativi - concludono - da parte dei cittadini e dei loro comitati naturalmente li sosterremo”. "Le idee avanzate dal comitato 'Il meccanotessile è dei cittadini' sono molto chiare e del tutto condivisibili", ha detto la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo al termine del sopralluogo effettuato oggi dalla Commissione urbanistica. "In primo luogo l'area deve mantenere una destinazione pubblica, elemento fondamentale in una una zona povera di verde e di servizi, e non diventare oggetto di speculazione - ha aggiunto la capogruppo, che sottolinea come "la definizione delle funzioni da insediare deve essere elaborata in un percorso partecipato con gli abitanti del quartiere, per rispondere ai bisogni e alle esigenze che il territorio manifesta, soprattutto in considerazione della presenza di un comitato spontaneo che è molto attivo e dotato di straordinarie competenze, e che deve trovare ascolto e disponibilità da parte delle istituzioni".
"L'area non deve quindi essere frazionata in funzioni differenziate tra residenziale, commerciale, uffici e parcheggi sotterranei, come riportato, ad esempio, nel Master Plan presentato dalla Amministrazione in occasione dell'assemblea dei 100 luoghi - prosegue De Zordo - e deve essere sottratta all'elenco dei beni immobili comunali posti in alienazione, dato che nessun privato potrebbe garantire le condizioni richieste dai cittadini e da chi si preoccupa della reale vivibilità di quel quartiere".
"Intanto, data l'oggettiva complessità del tema, da subito si potrebbe - e si dovrebbe - intervenire per rendere fruibile alla collettività la preziosa parte a verde presente all'interno dell'area, anche vista la cronica carenza di giardini e aree verdi nelle zone circostanti" ha aggiunto de Zordo, che conclude: "Sosteniamo con forza queste richieste, che sono anche alla base di una mozione che abbiamo sottoscritto e che sarà discussa in Consiglio comunale".