L’ex Meccanotessile e la Mercafir, alcuni uffici e appartamenti, alcune ex scuole, i bar di Piazzale Michelangelo, il nuovo Conventino. Questi alcuni tra gli immobili che il Comune di Firenze ha inserito nell’elenco dei beni alienabili allegato alla delibera del bilancio di previsione 2010 approvato ieri dalla giunta e che ora passerà al vaglio del consiglio comunale. All’elenco vanno aggiunti altri immobili, già inseriti in precedenti piani alienazione, come le discoteche Meccanò e Central park alle Cascine e le Gualchiere di Remole.
Nel complesso il piano vale sulla carta circa 500 milioni di euro e servirà principalmente per finanziare investimenti in infrastrutture. “Le alienazioni - ha spiegato il sindaco Matteo Renzi - non sono uno strumento per ripianare il bilancio, tanto è vero che per legge gli introiti delle vendite non entrano nella spesa corrente ma negli investimenti. Al momento, nel bilancio di previsione, abbiamo preventivato 40 milioni derivanti dalle vendite che contribuiranno al finanziamento dei lavori di riqualificazione e ripavimentazione delle strade”. Tra le alienazioni su cui l’amministrazione punta, vi è per esempio quella dell’ex Meccanotessile: nella vecchia fabbrica dimessa di Rifredi nasceranno, secondo le intenzioni della giunta, appartamenti ma anche giardini e servizi.
Anche il vecchio mercato ortofrutticolo è inserito nell’elenco dei beni vendibili: lì sorgerà una ‘Cittadella del gusto’ sul modello della torinese Eataly. “Non vogliamo - ha sottolineato il sindaco - fare un’operazione meramente immobiliare né tanto meno speculativa, ma vendere immobili non più strategici inserendoli in un progetto generale di riqualificazione di alcune aree della città e contemporaneamente utilizzare i proventi per finanziare nuovi investimenti”. “Prendiamo atto della volontà del Sindaco di mettere i vendita molti ‘gioielli di famiglia’ -dichiara la vicecapogruppo del PdL Bianca Maria Giocoli- A parte il fatto che una cosa è metterli in vendita, altro è venderli realmente (vedi asta andata deserta per il Teatro Comunale) e in un momento di crisi economica come questa è difficile ipotizzare la ressa di compratori.
È poi da tenere sotto attento controllo la possibilità di speculazioni immobiliari. Il Comune deve essere garante che il fine di finanziare investimenti in infrastrutture non lasci margini troppo pericolosi, e garantire comunque l’interesse pubblico. Per esempio, nell’ipotesi di villa di Rusciano o Conventino o altri immobili di pregio va salvaguardato comunque l’interesse pubblico affianco a quello privatistico di chi compra. Chi compra villa di Rusciano potrebbe chiudere il parco per esempio? Oppure, il Conventino potrebbe essere oggetto di interventi a rischio per una zona di così alto pregio?”. “Facce nuove per un modo vecchio di fare i bilanci”.
È questo il commento sulla presentazione del bilancio 2010 di ieri da parte del sindaco Renzi, e della lista di alienazioni presentata oggi alla stampa da parte del consigliere del PdL Marco Stella. “Eccoci arrivati al primo nodo di sostanza dell’amministrazione Renzi – aggiunge Stella –: dopo tanti spot da campagna elettorale, e post elettorale, il sindaco si scontra con il primo atto fondamentale da quando è stato eletto, il bilancio comunale. E come pensa il Renzi di far quadrare i conti? Vendendo il patrimonio immobiliare del Comune di Firenze”.
“Dopo aver speso oltre 2milioni di euro in consulenze per i primi sei mesi del suo mandato – commenta l’esponente del centrodestra –, dopo aver speso 90mila euro di buoni pasto per gli occupanti abusivi dell’ex scuola Caterina de’Medici, dopo i viaggi in Francia e Stati uniti, come possiamo far quadrare il bilancio comunale? Sembra che per ora il Sindaco Renzi abbia detto che gli immobili messi in vendita avrebbero un valore di 110 milioni di euro, mentre il piano di alienazioni presentato oggi ammonta addirittura a 500 milioni”.
“E allora, perchè non vendere anche Palazzo Vecchio?” conclude ironicamente Stella”.