Firenze- Serata suggestiva e ricca di fascino, quella di ieri a Firenze al museo di Orsanmichele, nella antica sede delle arti e dei mestieri, dove il talentuoso designer inglese Gareth Pugh, ospite d’onore di Pitti Woman, ha presentato parte della sua prossima collezione autunno/inverno 2011/2012 che sfilerà a Parigi a marzo. L’evento della serata è ruotato attorno alla proiezione della attesa performance multimediale, il fashion film per la regia di Ruth Hogben, già annunciato dal designer britannico, come modo di presentarsi al pubblico italiano nell’anteprima fiorentina.
Una narrazione fatta di immagini, suoni e musiche portati sullo schermo da Natasa Vojnovic, Jonathan Baker e con la partecipazione di otto ballerini. “La collezione che ho realizzato per Pitti è un nuovo punto di partenza” ha commentato Pugh “sebbene tratti ancora i temi ricorrenti in tutto il mio lavoro precedente, maschile e femminile, luce e ombra, rigido e morbido, struttura e fluidità. E’ molto più di una anticipazione, rappresenta la genesi delle idee che filtreranno nella mia prossima collezione che presenterò a Parigi a marzo.
E’ l’essenza della prossima stagione, un’anticipazione ben definita in forma concentrata”. Venti look, che sono chiaramente ispirati all'arte e all'architettura italiana: da Caravaggio, Bronzino, Pontormo e all'iconografia religiosa. Il colore come il blu cobalto e l'oro vengono re-interpretati in chiave contemporanea, i tessuti sono strech leggero, nylon e pelle metalizzata. Gli abiti sono super ligth e scelgono forme scultoree maschile e femminile, buio e luce, rigido e morbido, struttura e fluidità si incontrano e generano uno stile definito e moderno.
Capi esclusivi nati dall’ispirazione che il designer inglese ha tratto durante la sua permanenza a Firenze nell’autunno scorso. “La collezione ha un legame molto preciso con l’Italia”, ha sottolineato lo stilista, “in particolare con Firenze e con la sua ricchezza e bellezza artistica. Per me è stato molto importante mentre creavo un insieme nuovo ed esaltante di opere per Pitti, rimanere fedele ai miei valori estetici ed al mio approccio alla moda, che ha un ruolo rilevante nella presentazione delle collezioni.
Questo è il mio primo evento in Italia” ha concluso Pugh “ e penso sia davvero importante che io porti a Firenze l’essenza di quello che faccio”. Lapo Cianchi, direttore comunicazione e eventi - Pitti Immagine, in merito all’evento si dice soddisfatto di avere portato Gareth Pugh, alla manifestazione fiorentina di Pitti Uomo dove c’è ampio spazio per le sperimentazioni della moda e per un dialogo con gli irriproducibili luoghi storici e artistici della città. Pugh, classe 1981, rappresenta nel panorama dei giovani fashion designer inglesi una avanguardia, non è infatti nuovo alla sperimentazione artistica che vede l’uso delle tecnologie multimediali nella moda.
Anche durante l’ultima settimana della moda di Parigi aveva focalizzato su di sé l’attenzione, presentando la sua collezione attraverso un film-video dalle atmosfere decisamente flamboyant. Cianchi ha inoltre sottolineato che “già nel 2007 avevamo avuto modo di organizzare a Milano un evento con Boombox, allora uno dei locali simbolo della comunità creativa della East London, e di quella generazione di fashion designer inglesi, e già in quella occasione Pugh si mise in luce come uno dei leader tra i giovani stilisti presenti”.
Secondo l’opinione di Cianchi, in questi tre anni il designer britannico ha confermato l’evolversi del suo stile, sviluppando nuove modalità di presentazione delle collezioni, attraverso il dialogo dei diversi linguaggi artistici come quello multimediale e quello della moda. di Lucia Nappi
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