«Quello della moda è uno dei settori trainanti dell'economia toscana, un settore che pesa per un 38% sull'insieme del manifatturiero e costituisce, da solo, un quarto del valore aggiunto prodotto nella regione. Da questa manifestazione ci aspettiamo la conferma di una spinta al rilancio che possa farci finalmente dire che siamo fuori dalla crisi». Con queste parole l'assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha partecipato all'inaugurazione, oggi alla Fortezza da Basso a Firenze, di uno dei principali appuntamenti espositivi del settore.
Nell'immagine un abito Tombolini presentato a Pitti. L'assessore ha sottolineato, in particolare, alcuni dati che mostrano come il sistema moda (tessile, abbigliamento, pelli, cuoio e calzature) in Toscana, sia stato uno di quelli che hanno retto meglio alla crisi. Mentre il manifatturiero nel complesso ha registrato una flessione delle imprese attive pari a - 1,8%, quelle del settore moda sono diminuite dell'1,4%. Ancora più vistosa la ripresa degli avviamenti al lavoro, che a fronte di un aumento complessivo del 4,7% nel manifatturiero, nel settore moda aumentano del 20,4%, con circa 4000 assunzioni in più rispetto all'anno precedente.
Fa eccezione il tessile, che resta in negativo, mentre particolarmente significativa è la crescita del comparto pelle e calzature (+46%). «Sono segnali incoraggianti - ha detto Simoncini - in una fase che ci vede impegnati nel rilancio dello sviluppo e nella quale, ancora, i consumi non stanno tornando ai livelli di prima della crisi. In questo impegno è fondamentale il sostegno, da parte della Regione, all'export e alle produzioni di qualità.
E' una strada che abbiamo imboccato con decisione e che intendiamo continuare a percorrere». “Il calendario di Oliviero Toscani per il Consorzio delle industrie conciarie di Ponte a Egola è offensivo e lesivo della dignità della donna. Invitiamo il Consorzio a ritirarlo”. Rossella Pettinati, presidente della Commissione regionale per le Pari opportunità, chiede un ripensamento all’associazione dei conciatori che ha commissionato il calendario. “È l’ennesima occasione − dice la presidente a nome della commissione − in cui, dietro un intento provocatorio, il corpo femminile viene utilizzato volgarmente, in questo caso equiparandolo alla pelle di un animale”.
La Commissione regionale per le Pari opportunità riunirà questo pomeriggio l’Ufficio di Presidenza, per valutare ulteriori iniziative sulla vicenda. “Credo sia arrivato il momento − chiude Rossella Pettinati − che anche l’Italia si doti di una normativa che impedisca questo tipo di operazioni sul corpo femminile”. “Le immagini usate per promuovere Pitti Uomo con frasi che costituiscono una parodia dei messaggi religiosi -dicahira il deputato Udc Francesco Bosi- offendono una cultura di rispetto alle immagini sacre che, utilizzate in questo modo, diventano blasfeme.
Riconosciuto il pessimo gusto di questa iniziativa pubblicitaria di cui Firenze e la stessa rassegna di moda non avevano certo bisogno, si pone anche il problema di chi e come mai ha autorizzato queste affissioni. Poiché si tratta di promozione autorizzata all'amministrazione comunale, è importante capire a chi compete la verifica di quanto viene affisso e invito l'amministrazione a far subito rimuovere queste immagini, in quanto blasfeme e offensive rispetto a una diffusa coscienza popolare.