di Chiara Bini Firenze- Saranno circa 150 le tonnellate di rifiuti campani che la Toscana riceverà ogni giorno per un massimo di tre mesi. Come annunciato dal presidente Rossi alcune settimane fa, oggi la giunta ha approvato il testo di accordo in base al quale la nostra regione accoglierà parte dei rifiuti campani nelle sue discariche, dando così attuazione a quanto stabilito all'ultima seduta della conferenza Stato-Regioni. L'accordo, che ha avuto l'assenso delle Province interessate e che fissa quantitativi concordati con lAto costa, stabilisce che i rifiuti che arriveranno in Toscana dovranno derivare tutti dagli impianti di tritovagliatura di rifiuti urbani (cioè dovranno essere selezionati e pretrattati) e provenire esclusivamente dai comuni della Campania: in caso contrario l'accordo automaticamente decadrà.
Saranno conferiti nelle discariche di Scapigliato (nel comune di Rosignano) per 100 tonnellate di Peccioli (Pi) per le restanti circa 50 tonnellate. Un totale che equivale al 15% di ciò che viene smaltito in media ogni giorno nelle due discariche. I gestori degli impianti campani conferenti avranno in carico il costo del conferimento che verrà direttamente pattuito con i gestori degli impianti di conferimento toscani e a carico loro naturalmente sarà anche il costo del trasporto.
Il pagamento, che sarà pattuito tra i gestori, sarà effettuato entro trenta giorni dalla data di fatturazione e il mancato rispetto di questa condizione comporterà l’interruzione dei conferimenti in discarica. Quanto ai controlli sui rifiuti da smaltire, saranno affidati alle Province competenti che si avvarrà di Arpat per le attività di verifica e di monitoraggio, e si svolgeranno mediante campionamenti eseguiti prima del conferimento in discarica. Rifiuti a peso d’oro: rispetto all’ultimo anno, in Toscana la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani è incrementata del 4,5%, arrivando a costare 256€, al di sopra di 23€ rispetto alla media nazionale, pari a 233€.
In assoluto, in Italia la spesa media annua più alta si registra in Campania con 364€, la più bassa in Molise (131€), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese, che trova conferma anche all’interno di una stessa Regione: in Toscana, a Livorno la Tia arriva a costare 304€, 58€ in più rispetto alla Tia di Prato, 68€ in più rispetto alla Tia di Pistoia, 104€ in più rispetto alla Tia di Siena e ben 130€ in più rispetto alla Tia di Firenze. Nello studio realizzato dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva l’analisi a carattere nazionale e regionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200 € ed una casa di 100 metri quadri.
L’indagine ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2009. On line l’indagine completa con il prospetto per ciascun capoluogo e la composizione delle voci di costo. Tia o Tarsu? A più di dieci anni dal Decreto Ronchi del 1997, 4 capoluoghi (Massa, Grosseto, Carrara e Pisa) ancora non sono passati dalla Tarsu alla Tia. Inoltre, rispetto al 2008, tra i capoluoghi di regione della Toscana, Pisa ha fatto registrare il più consistente aumento (+14%); seguono Siena e Carrara (rispettivamente, +12,5% e +12,4%), Pistoia (+7,4%), Firenze (+4,5%), Arezzo (+4%), Prato (+3,6%).
In positivo, i costi sono rimasti invariati negli altri capoluoghi, addirittura in lieve diminuzione a Livorno (-1,5%), comunque tra le dieci città in Italia dove più costa il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Produzione e gestione dei rifiuti: secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (presentato nel 2010), nel 2008 in Toscana la produzione pro capite di rifiuti urbani è leggermente diminuita (-1,2%) rispetto all’anno prima.
Inoltre, il livello di raccolta differenziata si attesta al 34% del totale dei rifiuti prodotti in regione (fonte: ISPRA, 2010), a fronte di una media nazionale pari al 31%. Caro bollette in Italia: in media, in un anno la nostra famiglia tipo ha sostenuto nel 2009 una spesa di 233€ per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con Napoli quale città più cara per le tariffe rifiuti (453€) e Isernia la più economica (122€). Inoltre, da gennaio 2000 a dicembre 2010, secondo dati Istat, l’incremento registrato a livello di tariffe rifiuti è stato del 61%.