Oltre 14mila dipendenti, 8 miliardi di dollari di fatturato e 75 stabilimenti, di cui uno in Toscana, a Scarlino. Questa in sintesi la carta d’identità della Tioxide Europe, del gruppo Huntsman, specializzata nella produzione di biossido di titanio. E’ stato lo stesso Walter Musso, direttore dell’azienda di Scarlino, a presentare al presidente Enrico Rossi, nella sede della Regione Toscana a Firenze, l’attività e i progetti di sviluppo e il piano investimenti che il gruppo intende realizzare nello stabilimento di Scarlino. Entro il 2013 l’azienda prevede un investimento di 40 milioni di euro sul versante della sostenibilità, sulla sicurezza e per ridurre l’impatto ambientale.
Ciò dovrebbe portare anche ad un incremento occupazionale e delle attività dell’indotto. In particolare si tratta di interventi per ridurre fino al 50% la produzione dei rifiuti speciali; creare un centro di eccellenza mondiale sui prodotti innovativi legati all’utilizzo del biossido di titanio in vari campi, dal farmaceutico fino all’alimentare, dalla cosmetica fino alle creme solari; per l’utilizzo dei gessi, derivati dalla produzione del biossido, nella sigillatura di discariche e ripristino di cave riducendo l’utilizzo di materie prime naturali.
Uno degli ultimi brevetti del gruppo è relativo proprio all’uso del biossido di titanio nella produzione dell’intera gamma di vernici e tinture di colore scuro, allo scopo di raddoppiare la capacità di riflettere i raggi solari dalle superfici tinteggiate e ridurre i consumi energetici e le conseguenti emissioni di CO2. Per la produzione di questo innovativo prodotto è stato scelto all’interno dell’intero gruppo proprio lo stabilimento toscano, di Scarlino. "Questo caso – precisa Enrico Rossi - dimostra che la Toscana è una terra appetibile per fare innovazioni di alto livello.
Le 350 multinazionali presenti nel nostro territorio costituiscono anch’esse una solida base si cui continuare ad investire, per sviluppare un’economia sostenibile. Per questo – conclude Rossi - abbiamo attivato un ufficio attrazione investimenti con l’obiettivo di favorire lo sviluppo sia di imprese italiane e straniere, nonché attrarre nuovi investimenti sia italiani che dall’estero". "E' inconcepibile la chiusura della dirigenza Eaton sulle tre proposte di reindustrializzazione, ritenute attendibili da tutte le istituzioni locali, regionali e dallo stesso Ministero dello Sviluppo Economico.
Noi dell’Italia dei Valori riteniamo la risposta data dalla multinazionale statunitense misera e offensiva verso tutti i soggetti in causa - lavoratori, sindacati e istituzioni -, che in questi mesi si sono adoperati affinché la riconversione poggiasse su un nuovo progetto, individuando nuovi imprenditori interessati e credibili. In questa partita, l’azienda deve mostrare il senso di responsabilità sociale che le multinazionali devono avere nei confronti del territorio" fanno sapere Roberto Rizzo, responsabile regionale Dipartimento Lavoro-Welfare IdV, e Galeano Fruzzetti, coordinatore provinciale IdV Massa Carrara. "La Cassa Integrazione in deroga messa a disposizione dalla Regione Toscana deve servire a dare fiato economico ai lavoratori, che dal 6 ottobre scorso occupano la fabbrica, poiché il prossimo 15 dicembre finirà la Cassa Integrazione straordinaria e alle istituzioni serve tempo per dare vita, concretamente, alla riconversione.
Noi dell'Italia dei Valori continueremo a seguire la vertenza a livello locale, regionale e parlamentare affinché si arrivi presto a una soluzione positiva e continueremo ad appoggiare tutte le iniziative a sostegno dei lavoratori che saranno messe in campo" concludono i due esponenti IdV.