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Autoritratte:l'altra metà dell'arte

Per i “mai visti” in mostra al Sala delle Reali Poste della Galleria degli Uffizi gli autoritratti di ottanta artiste.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2010 19:54

Qualche anno fa la studiosa Simona Bartolena per contrastare un luogo comune che vedeva la storia dell'arte esclusivamente opera di artisti maschi, esplorava nel suo libro “Arte al femminile” l'insospettabile ricchezza dell'arte "al femminile", dalle prime "virtuose" rinascimentali, come Sofonisba Anguissola e Fede Galizia, alle attuali artiste di tendenza. In questa linea sembra collocarsi la mostra “Autoritratte. Artiste di capriccioso e destrissimo ingegno" (dal 17 Dicembre 2010 - 30 Gennaio 2011 alla Galleria degli Uffizi, Sala delle Reali Poste) che si propone di dare voce ad ottanta artiste che si sono auto rappresentate dal 1600 ad oggi.

Ritratti di identità femminili, individuazioni che attraversano secoli, declinano e sovvertono stereotipi, usano e sfidano linguaggi espressivi, osano per emanciparsi e dire "io esisto". Dalle “storiche” Marietta Tintoretta , Lavinia Fontana, Rosalba Carriera ,ElisabettaaVige Le Brun Marianna Waldstein, Irene Parenti Duclos, Therese Schwartze Van Duyl, Elza Ransonnet Villez, Marie Collart Henrotin,Merret Oppenheim, Marie Laurencin, Kathe Kollowitz, Elisabeth Chaplin,sino alle “contemporanee” come Carla Accardi, Vanessa Beecroft, Mirella Bentivoglio, Nadia Berkani, Antonella Bussanich, Esther Ferrer, Giosetta Fioroni, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Elisa Montessori, Patti Smith, Tinca Stegovec, Alison Watt e Francesca Woodman.

In tutto sono 80 artiste che sono solo il 7% dell'intera collezione dei 1700 autoritratti della Galleria degli Uffizi. E' a questa sezione femminile che è dedicata quest'anno la decima edizione de "I mai visti", consueto dono di Natale a fiorentini e visitatori dell'associazione Amici degli Uffizi, con la proposta di presentare opere poco conosciute, che escono dai depositi del museo. Autoritratte - "Artiste di capriccioso e destrissimo ingegno", come scrisse Vasari nella biografia di Properzia de' Rossi, unica donna artista inserita nelle sue Vite, nasce da una scelta di "genere", anche se come puntualizza la soprintendente Cristina Acidini “ogni artista va indagato, compreso, contestualizzato a prescindere dal genere”, senza tuttavia negare valore al fiorire in costante aumento di ricognizioni e studi sul tema delle donne artiste.

Ecco allora "Le mai viste", «effigi di donne che meditano sulla propria apparenza o sulla propria identità intellettuale e poetica» osserva il direttore degli Uffizi Antonio Natali, sottolineando per altro che «basta sfogliare un catalogo di una qualsiasi esposizione di autoritratti, dal '400 in poi, per accorgersi che è raro imbattersi in un nome di donna in veste di artefice». Ma la mostra non mira a rivendicazioni, se mai a documentare un settore che enumera 60 artiste "storiche", in dialogo con 20 protagoniste della scena dell'arte contemporanea, presenti con autoritratti di recente acquisizione, da pochi mesi nella Collezione degli Uffizi.

Una ventata di attualità e originalità, che vede l'ingresso del primo video nella raccolta, un vero esordio con “Myself”di Antonella Bussanich (viareggina del 1963, vive tra Francia e Toscana). Sfilano i volti delle antesignane Marietta Tintoretta, Rosalba Carriera, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, entrate nella Collezione iniziata dal cardinale Leopoldo nel '600, sullo sfondo color salmone-rosa dei pannelli allestiti alle Reali Poste, mentre in un sorta di camera interna, su una struttura stellare grigia sono sistemate le donne artiste dei nostri giorni: identità messe a confronto in silente dialogo.

Una sfida tra volti, corpi e immagini di sé, tra donne del passato e del presente, fino alla babele innovativa dei linguaggi espressivi di oggi, all'autoscatto in digitale, al video, al collage, sino ad un curioso autoritratto ad arazzo, tessuto a mano dall'inglese Lynee Curran, tra storie di sfide, conquiste e rinunce di ieri come oggi. Una mostra da godere anche per i bambini, con il laboratorio didattico Alice oltre lo specchio, realizzato da Federica Chezzi e Claudia Tognaccini che, oltre alla visita guidata, propone esperienze manuali di auto rappresentazione seguendo tecniche e stili delle artiste, usando materiali di vari tipi.

(Prenotazioni: lab.aliceoltrelospecchio@gmail.com) di Alessandro Lazzeri

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