La commedia italiana mette in scena i luoghi comuni. E' un mix di cultura alta e bassa che riesce spesso a fotografare la realtà che è sovente un misto di drammaticità e ironia. Sergio Castellitto nel film “La bellezza del somaro” affronta un tema consueto quale i rapporti padri e figli, esemplificandolo nelle difficoltà che genitori impegnati ed ex contestatori possono avere con i propri figli. Genitori ultracinquantenni che si sono battuti in anni giovanili per cambiare il sistema e adesso gestiscono i figli sorretti da un 'impostazione che sostituisce all'autorità genitoriale una sorta di tolleranza e di atteggiamento “amicale”. La vicenda narrata è quella di una coppia, architetto lui, psicologa lei, che si trova ad affrontare una situazione che sfugge anche alla loro tolleranza e apertura mentale.
Marcello e Marina (Sergio Castellitto e Laura Morante), genitori moderni, illuminati e dalle ostentate larghe vedute, vengono sorpresi, durante un affollato week-end di festa in un casale della Toscana, dall'arrivo del fidanzato settantenne della figlia adolescente (Nina Torresi). “La storia di un uomo anziano con una ragazza è sempre fonte di scandalo - ha dichiarato Castellitto alla presentazione - e abbiamo scelto di parlare di una materia scomoda e conflittuale come questa attraverso una commedia che offre quegli strumenti di leggerezza, umorismo e intelligenza che ti permettono di osare di più”.
Sergio Castellitto ha parlato a lungo del film che risulta ben fatto e curato anche nella scelta dei comprimari che compongono un'eccentrica combriccola di parenti e amici che fanno da coro ai coniugi Sinibaldi. Da Marco Giallini, sciupa femmine incallito ed eterno giocherellone, a Gianfelice Imparato passando per Barbara Bobulova e Renato Marchetti, che sono i due pazienti che la psicologa Marina invita con sorpresa degli altri alla villa. E poi ancora le mogli o “ex”, Emanuela Grimalda e Lidia Vitale, la veterana Erica Blank nel ruolo della mamma di Marina e la brava Svetlana Kevral, colta e severa domestica dei Sinibaldi che mette tutti in riga.
Se i personaggi appaiono talvolta un po' grotteschi e dai toni eccessivi, dobbiamo immaginarli come le maschere di una commedia all'italiana che fotografa bene l'inadeguatezza di una generazione a confrontarsi con i figli.