"L'Alta velocità regionale, che partirà lunedì prossimo sulle linee Firenze-Pisa e Firenze-Arezzo-Chiusi, non provocherà nessun danno ai pendolari toscani". E' quanto si legge in un comunicato stampa della Regione Toscana diffuso nel pomeriggio. "I cambiamenti introdotti a partire dal 14 dicembre riguarderanno soltanto l'orario mentre servizi, tempi di percorrenza e tariffe dei treni ad alta frequentazione pendolare resteranno gli stessi di adesso" si legge ancora. La vera innovazione, è poi spiegato, sarà costituita dall'introduzione delle navette, che vanno a sostituire i treni cosiddetti 'lenti', quelli cioè che fanno tutte le fermate sulla linea Firenze-Pisa.
I treni navetta metropolitani collegheranno Empoli-Firenze (e viceversa) e Pisa-Pontedera (e viceversa). Ma non tutti sono fiduciosi. Per primo il sindaco di Lastra a Signa Carlo Nannetti si dichiara "stupefatto e perplesso, tra le altre cose, anche per il modo in cui l’Amministrazione comunale di Lastra a Signa è venuta a conoscenza di tali modifiche e tagli. Un modo lontano da un corretto e, riteniamo, normale e doveroso coinvolgimento degli Enti locali in decisioni - adottate da Regione Toscana e Trenitalia - che li riguardano direttamente".
Sinceramente, afferma il sindaco, "eravamo abituati a ben altri metodi che, nell’adozione di decisioni di portata regionale, ad ogni buon conto prevedevano il confronto con i Comuni e le Province coinvolte. Se il nuovo metodo di lavoro si distacca da quella che, a nostro parere, sarebbe una normale prassi non centralistica, ne prendiamo atto con dispiacere". Senza, per il momento, entrare nel merito di quelle decisioni – che, per Lastra a Signa, sembrano comportare la mancata fermata di oltre dieci convogli sul collegamento Empoli-Porta a Prato - "il non coinvolgimento degli Enti locali non ci consente, comunque, di essere in condizione di spiegare ai cittadini le motivazioni di quelle stesse decisioni".
L’amministrazione comunale di Lastra a Signa, infatti, al momento, non è in grado di sapere se la prevista soppressione di convogli passeggeri "sia dovuta agli annunciati tagli governativi o a un’autonoma scelta di Regione Toscana e Trenitalia, in vista della cosiddetta “velocizzazione” della linea Firenze-Pisa. In ambedue i casi, il risultato è una dequalificazione di un servizio importante per i cittadini: in direzione opposta alle sbandierate volontà di incremento del Trasporto Pubblico Locale e innalzamento della qualità della vita, per la riduzione delle emissioni nocive dovuta al trasporto privato". Se la decisione sui "tagli di alcune fermate" ha concluso Carlo Nannetti "rientra veramente nell’obbiettivo di “velocizzare” di alcuni minuti il collegamento e di integrazione tra gli aeroporti di Pisa e di Firenze, tale obbiettivo potrebbe essere raggiunto, con la stessa o addirittura con maggior efficacia, razionalizzando, ad esempio, i servizi interni agli scali aerei e non certamente a discapito di un servizio importantissimo per il territorio e per coloro i quali, lavoratori e studenti, vedono nel trasporto ferroviario un elemento fondamentale di spostamento quotidiano.
A questo proposito, non sarebbe superfluo poter essere informati su eventuali aumenti delle tariffe che, nostro malgrado e alla pari con il taglio di convogli, inciderebbero negativamente sulla qualità del servizio".