SAN CASCIANO IN VAL DI PESA, 20 novembre 2010- Basta colpire i pendolari e le imprese. Investimenti non balzelli! E’ il messaggio e il segnale di preoccupazione che, uniti, i sindaci del Chianti fiorentino, senese e della Valdelsa hanno lanciato questa mattina in occasione del No pedaggio day, una nuova forma di protesta organizzata in sinergia da circa cinquanta rappresentanti istituzionali provenienti dai Comuni e delle Province di Firenze e Siena per esprimere ancora una volta contrarietà ad ogni forma di pedaggiamento sull’Autopalio.
Lo hanno fatto per strada, in mezzo alla gente, sventolando bandiere, indossando magliette, distribuendo volantini, ma soprattutto percorrendo insieme, a bordo di un pullman, l’intero raccordo autostradale Firenze-Siena. Una battaglia che si ripete e non conosce sosta, che unisce i territori senesi e fiorentini compatti nell’intento di contrastare la possibilità, prospettata dal governo e dal recente bando di gara indetto da Anas per la fornitura del sistema di pagamento con le porte telematiche free flow sulla Firenze-Siena per un importo di 150 milioni di euro.
“La protesta di oggi - commenta il sindaco di San Casciano Massimiliano Pescini - vuole essere prima di tutto una ferma battaglia istituzionale a favore e nell’interesse dei cittadini; intendiamo trasmettere alla popolazione la necessità di acquisire coscienza e consapevolezza in merito alla grave situazione nella quale ci troviamo e ci troveremo se non insorgiamo con iniziative come queste. Chiamare l’Autopalio raccordo autostradale è a dir poco eccessivo: pur essendo la principale arteria di collegamento tra Siena e Firenze, passando per il Chianti e la Valdelsa, la strada che ogni giorno percorrono studenti, lavoratori, turisti versa in condizioni estremamente precarie, è priva di corsie di emergenza, di manutenzione stradale.
L’idea di tassare una strada poco sicura e curata è inaccettabile e assurda”. Al viaggio del No pedaggio day, partito da Siena, hanno aderito assessori, consiglieri regionali, comunali e amministratori provinciali dei territori interessati direttamente e indirettamente. Imbarcati uno a uno in corrispondenza delle uscite dell’Autopalio, gli amministratori hanno gradualmente fatto crescere la dimensione della protesta che a fine mattina ha raggiunto la Fortezza da Basso dove era in corso la giornata conclusiva della rassegna dedicata all’innovazione delle pubbliche amministrazioni Dire e Fare.
E’ lì che il coro di proteste ha trovato sostenitori d’eccezione. Primo fra tutti l’ex segretario nazionale del Partito democratico l’onorevole Walter Veltroni che ha sottolineato “l’importanza della via di collegamento e la necessità di valorizzarla con investimenti adeguati evitando di penalizzarla con misure inique”. In termini simili si è espresso l’assessore regionale alle infrastrutture Luca Ceccobao che al presidio è intervenuto rilevando l’assenza di una concreta finalità del pedaggiamento.
“Come rappresentante istituzionale - ha dichiarato - non sono contrario ai pedaggiamenti solo se collegati ad opere di miglioramento della strada: purtroppo non è questo il caso, visto che l’introduzione della gabella sulla Firenze Siena risulta fine a se stessa, non indirizzata alla realizzazione di investimenti”. Tra gli amministratori c’è chi, dopo la protesta, si aspetta un intervento diretto da parte dello Stato. Il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci che ha definito la manifestazione “saggia, argomentata, non faziosa”, ritiene che lo Stato debba compiere un gesto concreto e mettere gli enti locali davanti ad un tavolo per decidere con loro le modalità di restauro e messa in sicurezza della strada”.
In modo analogo il Presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini è convinto “che sia necessaria la definizione di un programma di investimenti da parte dello Stato”, anche se dallo scorso anno attende la convocazione di un incontro con il Ministro dei Trasporti Altero Matteoli, incontro richiesto formalmente dalle Province di Firenze e Siena, oltre che dalla Regione”. Ma, conclusa una protesta, gli amministratori già pensano e mettono in ponte nuove modalità, più clamorose ed estese, per esprimere le loro ragioni e mobilitare la popolazione.
“Una nuova tappa del No pedaggio day - aggiunge Bezzini - potrebbe essere la convocazione degli Stati Generali della Siena Firenze con il coinvolgimento dei territori a tutti i livelli: amministratori, cittadini, organizzazioni sindacali, associazioni di categoria”.