“Il reiterato accanimento contro il trasporto pubblico locale mette ancora una volta a rischio i servizi per i cittadini, con conseguenze drammatiche anche per la viabilità e la vivibilità delle nostre città”. Con queste parole Alfredo De Girolamo, presidente Confservizi Cispel Toscana (l’associazione regionale delle aziende di servizio pubblico) e Anav Toscana (l’associazione delle Imprese private di trasporto di persone su gomma) hanno commentato l’approvazione avvenuta ieri in Commissione Bilancio della Camera dell’emendamento al disegno di legge di stabilità (comma 5 dell’articolo unico) che cancella la possibilità per le Regioni di utilizzare i Fondi FAS nel 2011, per compensare i tagli al trasporto pubblico regionale derivanti dalla manovra nazionale.
Con l’approvazione della Finanziaria regionale, la Regione Toscana aveva deciso di tamponare l’effetto drammatico prodotto dai tagli al trasporto pubblico locale con l’utilizzo dei Fondi Europei, denominati FAS, realizzando così un contenimento del taglio pari a 130 milioni di euro. “Questa notizia - hanno aggiunto De Girolamo e Anav Toscana - giunge proprio mentre si stavano definendo bacino per bacino i servizi da ridefinire a partire dal 1 gennaio 2011 alla luce del taglio che, tra ferro e gomma, in Toscana era stimato in 31 milioni.
In questo modo, se l’emendamento troverà conferma nel testo definitivo della legge di stabilità, diventa impraticabile la soluzione trovata in Toscana per mantenere un relativo equilibrio nel finanziamento del trasporto pubblico locale, e si riapre uno scenario drammatico di tracollo del servizio di trasporto su gomma nella nostra regione a partire dal 1 gennaio 2011”. “Nel denunciare questa scelta irresponsabile – concludono Confservizi Cispel Toscana e Anav Toscana - chiediamo alla Regione Toscana, ai Parlamentari toscani e alle associazioni di rappresentanza di comuni e province di attivarsi per avere rassicurazione sulla tempestiva modifica di questa decisione, ripristinando nella legge di stabilità la possibilità di utilizzo dei FAS o individuando altre voci di finanziamento per il trasporto pubblico locale”.
Le dichiarazioni dell'assessore "Adesso che la maggioranza è stata battuta in Commissione bilancio della Camera sulla destinazione dei fondi europei Fas, chiediamo a Governo e Parlamento che trovino le risorse necessarie per non affossare il trasporto pubblico locale". Si apre così la dichiarazione dell'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao all'indomani dell'approvazione di un emendamento che cancella il comma 5 dell'articolo unico della legge di stabilità, con il quale le Regioni avevano facoltà di utilizzare i fondi europei Fas, destinati originariamente agli investimenti nelle aree svantaggiate, per sopperire al taglio di risorse sul trasporto pubblico locale operato dal Governo. "La posizione delle Regioni su questo punto era stata chiara – continua Ceccobao - utilizzare i fondi europei legati agli investimenti per la spesa corrente era un meccanismo distorto e rischioso, e al tempo stesso un’ammissione di colpa.
Il Governo si era reso conto di aver sottratto risorse vitali per il funzionamento del trasporto pubblico ed era corso ai ripari usando risorse destinate ad altro". Ma qual è ora lo scenario che si apre? Per l'assessore "la partita sulle risorse deve essere riaperta, soprattutto adesso che Tremonti ha annunciato un mega emendamento da inserire in finanziaria che contenga la bozza del decreto sullo sviluppo. Altrimenti, a causa dei tagli del governo, verrà calata la scure su bus e treni regionali". Ieri, intanto, prima della notizia del voto in Commissione bilancio della Camera, l’assessore Ceccobao aveva riunito gli enti locali nella prima seduta del tavolo tecnico tavolo tecnico permanente sulla riforma del Tpl, di cui fanno parte oltre alla Regione, i rappresentanti delle Province e dei Comuni capoluogo.
Una riunione che è servita a illustrare a tutti i soggetti le linee principali del progetto di riforma del Tpl e a formulare un’ipotesi di lavoro per i passaggi in programma sin dalle prossime settimane. Nel corso dell'incontro si sono definiti i passaggi di fondo del programma di riordino del settore che porterà dal 2012 alla riforma. I dirigenti della regione hanno confermato, innanzitutto, che il 2011 si tratterà di un anno ponte, all’interno del quale dovranno essere recuperate il maggior numero di risorse, e si procederà al riaffidamento del servizio alle stesse aziende (benché con una dotazione di risorse minore).
Nello stesso anno si metteranno le basi per il riassetto del sistema e per la formulazione per un unico bando di gara regionale. Dal primo gennaio 2012, infatti, si avranno un contratto unico invece dei 14 attuali, ed un’azienda unica. Verrà inoltre realizzata una riprogettazione dei servizi, puntando alla massima integrazione tra ferro e gomma (treno e bus) che elimini le sovrapposizioni, e con l'individuazione di costi standard che portino ad effettivi risparmi. Questa riforma diventerà operativa a partire dal primo gennaio 2012. La replica del Pdl regionale “Una buona volta il Rossi, uomo di governo, faccia pace con il Rossi, militante barricadero di partito”. Questo il primo commento del Presidente del Gruppo regionale del Pdl Alberto Magnolfi alle dichiarazioni rilasciate dal presidente Rossi sul voto contrario della Commissione Bilancio della Camera dei deputati alla possibilità di utilizzo dei fondi Fas per spesa corrente.
“Dopo le preoccupazioni sventolate da Rossi ai quattro venti per i tagli del governo, che avrebbero messo alle corde il trasporto pubblico regionale, ieri è stato proprio il Pd, con la complicità dei finiani, a respingere la soluzione proposta del Governo nazionale per salvaguardare queste necessità. Il voto contrario di Pd e Fli alla proposta di utilizzare i fondi europei per garantire il servizio locale di trasporto costituisce l'ennesimo autogol di una sinistra ormai senza progetto politico in Toscana come a Roma”. “Tra l’altro - continua Magnolfi - lo stesso Presidente Rossi che oggi esprime soddisfazione per questa mediocre furberia del suo partito a livello parlamentare, nella nota introduttiva alla finanziaria regionale 2011, aveva giudicato positivamente il via libera del Governo all’utilizzo dei fondi Fas”. "Una doppiezza e un’ambiguità - rincara la dose Alberto Magnolfi - di cui rischiano di fare le spese i cittadini toscani e l’intero sistema economico regionale, e che descrive un Presidente della Regione dilaniato tra il suo ruolo istituzionale e le sue aspirazioni a costruirsi prospettive ulteriori nel partito”.