FIRENZE– La città di Firenze ha consegnato la tredicesima edizione del premio internazionale 'Sigillo della Pace' alla storica produttrice Marina Piperno e alla regista francese Roselyne Bosch per il film 'La rafle' questa mattina in Palazzo Vecchio. Il riconoscimento è assegnato alle autrici cinematografiche che realizzano opere di grande valore nel sociale e nella politica, considerando centrale il ruolo delle donne, nuove protagoniste nelle comunicazioni di massa. La cerimonia di consegna si è svolta nel Salone de’ Dugento alla presenza di circa 200 studenti degli istituti superiori cittadini, di Paola Paoli, direttrice del festival 'Cinema e donne' (in corso a Firenze fino a domani, 11 novembre, e organizzatrice del premio), e di Elisabetta Cianfanelli (assessore del Comune di Firenze alle pari opportunità).
“È con vero piacere che consegno questo riconoscimento alla produttrice italiana Marina Piperno – ha dichiarato l’assessore Cianfanelli – di fronte a una platea di giovani studenti delle scuole fiorentine. Studenti che questa mattina in questo salone che ospita le sedute del consiglio comunale hanno preso parte a una lezione davvero particolare, il cinema spiegato da chi lo ha fatto per cinquanta anni”. L’assessore ha poi letto la motivazione del premio conferito a Marina Piperno: “Pioniera in un mestiere ancora declinato al maschile.
Per aver prodotto un ingente corpus di film, che testimoniano 50 anni di appassionato e fecondo lavoro che testimoniano uno straordinario impegno fatto di talento imprenditoriale e capacità di suscitare e valorizzare adeguatamente le energie artistiche e comunicative del cinema”. La regista francese Roselyne Bosch, assente per motivi personali, è stata premiata per il film ‘La rafle’, ispirato all’infausta data della retata di Vel d'Hiv, arresto in massa di ebrei avvenuto a Parigi nel luglio 1942.
La regista francese Roselyne Bosch, assente per motivi personali, è stata invece premiata per il film ‘La rafle’, ispirato all’infausta data della retata di Vel d'Hiv, arresto in massa di ebrei avvenuto a Parigi nel luglio 1942. Maresa Darcangelo di Laboratorio Immagine Donna che organizza il festival “Cinema e Donne”, ha annunciato che il premio sarà ritirato dalla regista francese nel corso di una giornata a lei dedicata (la data è ancora da definire) e nel corso di cui sarà proiettato anche il film. L’ultima giornata di “Cinema e donne” chiude il sipario, domani 11 novembre (ore 21) al cinema Odeon, con “Nina’s Heavenly Delights” della regista e femminista Pratibha Parmar, autrice di lavori che uniscono complessi contenuti politici a scelte estetiche tanto raffinate quanto potenti.
Il film racconta di Nina, ambientato a Glascow, che s'innamora di una donna e deve decidere se aprire un ristorante indiano. L’ultima giornata parte alle 16 con Isabel di di Camila Gómez e Soledad Lomba (Argentina) e Dalle Mani di Cosetta Raccagni sulla Cambogia (un mediometraggio sul significato delle mani nel paese asiatico). Alle 17 la proiezione de La Svolta. Donne contro l’Ilva di Valentina d’Amico sulle battaglie delle operaie dell’Ilva di Taranto, la fabbrica più inquinante d’Europa.
Alle 19 si terrà l’aperitivo indiano con la regista Pratibha Parmar. per info: 0554288054; Cinema Odeon (Piazza Strozzi, n° 1), Firenze – 055214068. Ingressi intero: pomeriggio 5 euro – sera 7 euro – giornaliero 10 euro – abbonamento 30 euro; Ridotto: pomeriggio 3 euro – sera 4 euro – giornaliero 6 euro – abbonamento 20 euro; Riduzioni: Mediateca, Agis, Ataf, Silver, Soci Coop, CartaGiovani, Istituto Francese, Deutsches Institut Florenz, British Institute, SPI, Flog, Bottega del cinema, Insegnanti, Studenti Universitari e Arci e Soci Laboratorio Immagine Donna Antonio Pirozzi