Da Jean-Michel Basquiat a Shirin Neshat; da Antony Gormley a Francesca Woodman; da Vik Muniz a Olafur Eliasson; da Renzo Martens a Phil Collins. Infine un tributo al grande architetto Oscar Niemayer che compirà il prossimo dicembre 103 anni. Questi e altri saranno i protagonisti dei film dedicati alle arti contemporanee de "Lo Schermo dell'arte" che si terrà all’Odeon Firenze dal 22 al 25 novembre prossimo. In programma anche incontri con registi tra cui Tamra Davis e Lucy Walker; artisti tra i quali Phil Collins, Jan Peter Hammer, Libia Castro & Ólafur Ólafsson e il collegamento Skype da New York con Renzo Martens. Novità di questa terza edizione del festival è il "Premio Lo Schermo dell’arte 2010" per la produzione di un video realizzato da un giovane artista italiano. Da lunedì 22 a giovedì 25 novembre si terrà all’Odeon Firenze "Lo schermo dell'arte", festival internazionale di film dedicati alle arti contemporanee, diretto da Silvia Lucchesi.
Giunto alla sua terza edizione, il festival. è un appuntamento atteso da chi è interessato a conoscere la ricchezza delle diverse esperienze dell’arte contemporanea. Verranno presentati 14 film tra corti e lungometraggi provenienti da tutto il mondo, di cui 7 prime italiane, che sono una attenta selezione di film d’artista e documentari sui maggiori artisti, architetti e fotografi di oggi. Raccontare le esperienze creative del nostro tempo attraverso lo strumento popolare del cinema: questa la formula di successo dello Schermo dell’arte.
Ne è conferma il numero di 3500 spettatori che lo scorso anno hanno affollato la splendida sala dell’Odeon. Il programma comprende le sezioni: Sguardi, film dedicati ai principali protagonisti delle arti contemporanee; Cinema d'artista, film realizzati da artisti che hanno scelto il cinema come strumento espressivo; e Festival Talks dedicata ad incontri con artisti, curatori ed esperti di arti contemporanee. Nell’ambito di quest'ultima, mercoledì 24 novembre alle ore 10:30 al Museo Marino Marini, si terrà una tavola rotonda dal titolo "Il documentario nella pratica dell’arte contemporanea".
Un incontro che intende riflettere sul crescente interesse mostrato in questi ultimi anni dagli artisti per la capacità documentaria dell’arte. Il cinema, infatti, viene sempre più usato come strumento narrativo di eccellenza per comprendere, raccontare e comunicare gli eventi politici e sociali di cui gli artisti sono testimoni. Sono questi i temi trattati nei film di Phil Collins, Jan Peter Hammer, Renzo Martens e Libia Castro & Ólafur Ólafsson, presentati in questa edizione del festival.
Partecipano all’incontroi: Bettina Steinbrügge, autrice del libro "The Need To Document" e gli artisti Phil Collins, Jan Peter Hammer e Libia Castro & Ólafur Ólafsson. Per la sezione Sguardi, sarà il lungometraggio Jean-Michel Basquiat – The Radiant Child di Tamra Davis, in anteprima italiana, ad inaugurare il Festival la sera del 22 novembre. E’ un'intervista inedita all'artista americano poco prima della sua prematura scomparsa nel 1985 montata insieme a materiale d'archivio della sfavillante New York degli anni '80.
Le musiche sono curate da Mike D. leader dei Beastie Boys, marito di Tamra Davis. Entrambi saranno presenti in sala. Altre anteprime "Waste Land" di Lucy Walker, premiato al Sundance Film Festival e al Festival di Berlino, con musiche di Moby. E’ lo straordinario racconto di un complesso progetto artistico che si è svolto a Jardin Gramacho, la discarica di Rio de Janeiro, la più grande del mondo. Protagonista l’artista brasiliano Vik Muniz che torna nel suo paese d’origine per fotografare alcuni “catadores”, uomini e donne che vivono raccogliendo rifiuti. "Andreas Gursky‐Long Shot Close Up" di Jan Schmidt‐Garre che racconta l’artista tedesco durante il suo progetto fotografico realizzato negli enormi spogliatoi dei lavoratori di una miniera di carbone vicino Düsseldorf. "Olafur Eliasson: Space is Process" realizzato da Jacob Jorgensen e Henrik Lundo in oltre quattro anni di riprese, in cui il celebre artista danese parla dei suoi ultimi lavori realizzati a New York e in Islanda.
Tra gli altri film in programma nella sezione Sguardi, ricordiamo: "Chine: empire de l'art?" di Emma Tassy e Sheng Shimin, nel quale vengono ripercorse le tappe fondamentali dell'ascesa nell'ultimo ventennio dell'arte cinese, con particolare attenzione ai protagonisti della scena underground emersi tra gli anni Ottanta e Novanta, ai giovani artisti emergenti e alle prospettive delle nuove generazioni. "Oscar Niemayer. A vida è un sopro" del regista brasiliano Fabiano Maciel. Una lunga intervista in occasione del 100° compleanno ad una delle figure di maggior rilievo dell'architettura modernista mondiale che a dicembre compirà 103 anni. "The Woodmans", alla presenza del regista C.
Scott Willis. Premiato con il Best New York Documentary al Tribeca Film Festival, si snoda attorno all’opera e alla personalità della fotografa Francesca Woodman e alla storia della sua famiglia di artisti. C. Scott Willis ricostruisce il profilo dell’artista scomparsa a soli 22 anni, alternando filmati, fotografie e preziosi estratti del suo diario alle interviste con la madre Betty, il padre George e il fratello Charles. Per la sezione Cinema d’artista verranno presentati marxism today (prologue) di Phil Collins lavoro espressamente realizzato dall’artista inglese per la Biennale di Berlino 2010: storia di tre insegnanti di economia marxista-leninista nella ex Germania dell’Est che oggi, dopo la caduta del muro, vedono scomparsi i valori nei quali avevano creduto (prima italiana); Lobbyists con il quale Libia Castro e Ólafur Ólafsson hanno vinto il prestigioso Prix de Rome 2009.
Vi si racconta l’attività dei “lobbisti” volta ad indirizzare l’attività legislativa del Parlamento Europeo. Castro & Ólafsson rappresenteranno l’Islanda alla prossima Biennale di Venezia 2011. The Anarchist Banker di Jan Peter Hammer. In seguito al crollo finanziario del 2008, un noto banchiere americano e l'anchorman di un fittizio talk-show televisivo si confrontano sul tema se e come sia possibile conciliare anarchismo e libero mercato. Tratto da un racconto di Fernando Pessoa (prima italiana). Episode 3 ‐ Enjoy Poverty di Renzo Martens.
L’artista olandese ha indagato come in Africa il tema della povertà venga sfruttato dalle grandi agenzie giornalistiche occidentali. Un film problematico che farà discutere. L’artista impossibilitato ad essere a Firenze risponderà alle domande del pubblico in collegamento via Skype. Novità di questa terza edizione del festival è il "Premio Lo Schermo dell’arte 2010" per la produzione di un video realizzato da un giovane artista italiano. Con questo riconoscimento, promosso da FST Mediateca Toscana Film Commission in collaborazione con il progetto regionale “Toscana in contemporanea 2010”, Lo schermo dell’arte apre al mondo dell’arte italiana contemporanea impegnandosi a sostenere e a promuovere la produzione originale e di qualità di artisti emergenti nel campo del video.
Il vincitore, designato da una giuria di esperti del mezzo video, riceverà un premio in denaro di 10.000 euro, e sarà annunciato giovedì 25 novembre, serata conclusiva del festival. L’opera che verrà realizzata sarà presentata in anteprima alla prossima edizione de Lo schermo dell'arte nel novembre 2011. "Lo Schermo dell’arte" è incluso nella rassegna “50 giorni di cinema internazionale a Firenze” organizzata da FST ‐ Mediateca Toscana Film Commission con il supporto di Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze ed è realizzato nell’ambito del progetto regionale “Toscana in contemporanea 2010”. Dalla sua prima edizione "Lo Schermo dellʹarte" collabora con le realtà del sistema territoriale dell’arte contemporanea: il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, EX3 Centro per l’arte contemporanea e il Museo Marino Marini.
"Lo Schermo dell’arte" si avvale del prezioso sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze/Osservatorio per le Arti Contemporanee, e del contributo di Opinion Ciatti e Cecchi. Sarà pubblicato un catalogo con testi in italiano e inglese distribuito gratuitamente. L’artista Francesco Ozzola ha realizzato la sigla filmata di questa terza edizione del festival.