Cristopher Nolan è a detta di chi scrive uno dei pochi nuovi genii della cinematografia mondiale. Inutile aspettarsi qua critiche : il gioco mentale che ogni film di Nolan, dal primissimo Following a Memento, da The Prestige a questo ultimo lavoro, sono dei raffinati puzzle narrativi che incrociano i piani del racconto e obbligano lo spettatore a pensare. Illusionista, certo, Nolan lo è . Ma anche il Cinema è un’illusione. Poteva quindi non approdare al terreno per eccellenza delle illusioni, il mondo onirico dei Sogni ? Con buona pace di Calderon de la Barca, eccovi Inception.
Della trama, meno si racconta, meglio è. Dom Cobb (un bravissimo Leonardo Di Caprio) ha la facoltà di entrare nel subconscio onirico delle persone e carpirne i segreti dell’inconscio. Coadiuvato da una speciale squadra di “guerrieri del sogno” (mi perdoni anche Castaneda ) Cobb cercherà, per un facoltoso cliente giapponese, di impiantare - anziché rubare - un’idea nel subconscio di un rivale in affari del suddetto cliente . Penetrando in tre livelli onirici della mente del povero signor Fisher (l’”aficionados” nolaniano Cillian Murphy).
Tre livelli, ovvero un sogno dentro ad un sogno dentro ad un altro sogno. Alla fine, saremo in grado di capire qual è la realtà ? Lo stesso Nolan, con l’ultima inquadratura finale, sadicamente non ce lo svela, e fa bene. Inception è al contempo un film razionale e ingarbugliato “ a la Nolan “ ma anche un film di fantascienza, un action movie e un melodramma. Bellissime le sequenze dei paradossi visivi alla Escher ; avvincente la parte “avventurosa” del dispiegarsi dell’azione.
Insomma, sembra che il buon Christopher sia riuscito a fare il film che i fratelli Wachowski, con Matrix, avevano solo sfiorato. Piacciono molto anche le scelte di casting : oltre ai succitati, c’è Ken Watanabe ( L’ultimo Samurai, ma anche Batman Begins sempre con Nolan, e Letters From Iwojima di Eastwood) l’inglese Tom Hardy (grande faccia da antieroe, lo rivedremo ) e il nuovo De Niro, come i compatrioti a stelle e strisce lo definiscono, quel Joseph Gordon Levitt nipote d’arte ed ex bambino prodigio nel Giurato e In mezzo scorre il fiume ; ci sono degli eccellenti ricicli (Tom Berenger in versione ormai canuta ) e l’altro ex enfant prodige (ed amico fraterno di Levitt) Lukas Haas ( Witness - Il testimone ) .
c’è un cameo di ordinanza per Sir Michael Caine, che sembra ormai essere il padre putativo di Nolan ; e ci sono le due donne, la splendida Marion Cotillard , la versione francese di Giovanna Mezzogiorno , Oscar per la sua interpretazione della Piaf in La Via En Rose ; e la piccola, simpatica “Juno” Ellen Page, qua nelle vesti di Arianna, l’ “architetto” del gruppo, che come dice il nome, disegna labirinti…. Per conoscere i cinema di Firenze dove Inception è proiettato e, più in generale, la programmazione dei cinema a Firenze, clicca qui. di Marco Cei