La situazione delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti dalle imprese che svolgono i servizi di pulizia e custodia nelle scuole toscane è stata al centro di un incontro, svoltosi oggi in Regione, su sollecitazione delle organizzazioni sindacali di categoria. Nel corso dell'incontro, al quale hanno preso parte, oltre alle tre sigle sindacali, anche alcune lavoratrici e i rappresentanti di gran parte delle Province toscane, è stato fatto il punto sulla grave situazione creatasi a seguito dei tagli del ministero dell'istruzione che hanno costretto le scuole, anche in Toscana, a ridurre drasticamente le ore di servizio. A preoccupare i lavoratori e le lavoratrici, gran parte dei quali sono già oggi in cassa integrazione in deroga con una forte decurtazione del salario, è la scadenza del 31 dicembre, quando gli appalti, anche in Toscana, andranno a scadenza.
Ad oggi, hanno spiegato i sindacati, non è stato ancora reso noto se e come verranno rinnovati, con gravi rischi per il mantenimento dell'occupazione dei 1220 lavoratori presenti nelle scuole toscane (a livello nazionale sono circa 25 mila) e per la sicurezza degli alunni qualora il servizio venisse sospeso. La Regione si è impegnata a seguire la vicenda, condividendo le preoccupazioni dei lavoratori, sia sul fronte dell'occupazione che dei rischi di disservizio nelle scuole. "Porteremo rapidamente la questione - assicurano la vice presidente e assessore all'istruzione Stella Targetti e l'assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini - all'attenzione della Conferenza delle Regioni, in una delle prossime sedute della IX commissione, con l'obiettivo di farla affrontare dalla Conferenza Stato-Regioni.
Si tratta infatti di una vertenza che può trovare una soluzione solo a livello nazionale e con il coinvolgimento del ministero". (bc) di Barbara Cremoncini