Accade ormai sempre più spesso che davanti alla stanza del sindaco di un piccolo Comune si formi una fila di cittadini che vogliono spiegare allo stesso sindaco i loro problemi e chiederne, anche, la soluzione. Questo sopratutto nei piccoli comuni montani dove la vita è sempre molto difficile e dove la crisi si fa sentire in maniera più pesante. “A volte - dice Oreste Giurlani, sindaco di un piccolo comune della Garfagnana, Fabbriche di Vallico - mi sembra di essere nella sede della Caritas e non del Comune.
Capisco le esigenze dei cittadini, ma io, così come gli altri sindaci, non abbiamo la possibilità di risolvere problemi che vanno al di là delle nostre competenze e spesso, neppure quelle per mancanza di risorse. E poi, i tagli indiscriminati subiti dagli enti locali da parte del governo ci mettono con le spalle al muro”. In questo quadro si inserisce un episodio curioso: il comune di Lastra a Signa, in provincia di Firenze, non ha risorse finanziarie per imbiancare la sua scuola media e così sindaco, Carlo Nannetti, assessori e genitori si sono dotati di secchi con vernice e pennello ed hanno imbiancato la scuola! “Tutta colpa dei tagli sui trasferimenti dallo Stato ai Comuni” spiegano gli amministratori. “Col federalismo - aggiunge Oreste Giurlani - si vedrà che cosa accadrà.
Una cosa è certa: senza una politica compensativa i piccoli comuni dovranno chiudere ogni attività perchè i loro bilanci andranno in profondo rosso. Senza contare le difficoltà che si avranno quando sarà obbligatoria la fusione delle funzioni tra comuni sotto i 3.000 abitanti”.