Firenze - Nella giornata di ieri l'assessore regionale al welfare Salvatore Allocca (Federazione della Sinistra - Verdi) era salito sul tetto dell'albergo popolare di via della Chiesa, in Oltrarno, per protestare contro i tagli del Governo e l'annunciata finanziaria di "lacrime e sangue". Vi aveva trascorso la notte, assieme ad altre due persone, ed era intenzionato a rimanervi per alcuni giorni. Stamattina il colpo di scena: vigili e carabinieri salgono sul tetto dell'albergo per convincerlo "caldamente" a scendere. "Vigili e carabinieri mi hanno contestato la violazione di domicilio, mi hanno preso i documenti, aspetto che me li riportino e che mi notifichino formalmente di aver commesso dei reati" dichiara Allocca a Repubblica via telefonino, mentre si trova ancora sul tetto in attesa dell'arrivo di altri amici tra cui il capogruppo del suo partito in consiglio regionale. "Non so se è vero che mi ha denunciato il sindaco - prosegue Allocca - ma di sicuro questa prova di forza deve essere a sua conoscenza.
Ne sono meravigliato. La nostra è un'azione di protesta che intende sollevare il problema dei tagli subiti da enti locali come il Comune di Firenze in conseguenza della manovra del governo. Se ci costringeranno ad abbandonare il tetto proseguiremo la protesta in altre forme". Dopo oltre un'ora di discussioni l'assessore si convince a scendere. E Matteo Renzi, in una conferenza stampa improvvisata, conferma di esser stato lui ad inviare le forze dell'ordine: "Ho chiamato il vice comandante e le ho detto di tirarlo giù.
Allocca è stato scorretto. Ha detto che era salito sul tetto a nome della Regione ma lassù sono comparse solo le bandiere del suo partito". Renzi ci va giù pesante e definisce l'iniziativa dell'assessore "una pagliacciata". A quanto pare Renzi e Allocca hanno poi anche un'accessa discussione telefonica. Questo il comunicato diffuso dalla Federazione della Sinistra: "E' vero che la scuola politica del sindaco Renzi è stata "La ruota della Fortuna" ma ci pare comunque sgradevole e poco elegante definire "pagliacciata" l'iniziativa dell'Assessore Regionale al Sociale Allocca e poi del Presidente della Commissione Lavoro della Regione Marini tesa a denunciare tagli drammatici che il governo sta scaricando sullo stato sociale". "Al posto del Sindaco avremmo accolto con favore una protesta che ha per oggetto il governo e la sua manovra che colpisce innanzi tutto gli Enti Locali, le persone più fragili ed i lavoratori, anziché, senza proferire verbo sul merito dell'iniziativa, scatenare un incomprensibile conflitto istituzionale.
Quanto alle bandiere il problema non è quelle che c'erano, bensì quelle che potevano e dovevano esserci, anzi, l'auspicio era ed è che altri amministratori si mettano in prima fila (così come fecero i sindaci del PD in mutande in riva all'Arno) tenendo alto il livello di attenzione su un tema così drammatico. Noi saremo comunque al loro fianco!". "Se poi Renzi ritiene che i partiti politici siano un piombo nelle ali di leaders carismatici ed illuminati, proponga una riforma di quella Costituzione Repubblicana che li pone a fondamento della vita democratica del nostro paese.
Crediamo che in questo Parlamento troverà orecchie disponibili ad ascoltarlo". Critico anche il comunicato diffuso da Mauro Romanelli, consigliere regionale dei Verdi: "Lo sgombero forzato, ordinato dal Sindaco Renzi, dell'Assessore Allocca, che protestava contro i gravissimi tagli allo Stato Sociale da parte del Governo Berlusconi, appare un atto di prepotenza assolutamente anti-democratico, privo di reale necessità legata all'ordine pubblico, col quale il Sindaco ha fatto l'ennesimo regalo al Governo Berlusconi". "Un Assessore Regionale che sale su un tetto per protestare contro i gravissimi tagli al sociale, costituisce un fatto eclatante, di rilievo nazionale, che poteva attirare i riflettori su un tema delicatissimo sul quale, come al solito, i grandi mass media nazionali esercitano un'informazione scarsa ed edulcorata". "Può piacere o non piacere questa forma di protesta, di cui Allocca si assumeva perlatro tutte le responsabilità, può essere o meno discutibile la presenza delle bandiere del suo partito, ma questi potevano e dovevano essere temi di civile e pacato dibattito, e anche ovviamente di critica democraticamente espressa, non certo dell'uso della forza che cancella e impedisce ogni confronto". "Allocca, che poteva costituire col suo gesto estremo una spina nel fianco del Governo, è stato fatto scendere con la forza benchè non danneggiasse nessuno e non interrompesse nessun pubblico servizio .
Renzi è riuscito a mettersi sotto i riflettori, cosa evidentemente che più di ogni altra gli sta a cuore, sottraendo la luce della ribalta a quella che poteva essere l'occasione di aprire una vertenza, di far partire una mobilitazione generale a difesa dello Stato Sociale". "Berlusconi, presumibilmente, ringrazia".