Dopo che nei giorni scorsi i disagi e i disservizi denunciati dal Comitato Pendolari Valdarno Direttissima erano stati oggetto di discussione in Provincia, stavolta è toccato alla Regione, ed all'assessore Luca Ceccobao, analizzare la situazione della Firenze-Chiusi-Roma e della Faentina. La situazione della Firenze-Chiusi-Roma I dati sui treni della linea Firenze-Chiusi-Roma presentano negli ultimi mesi indici di puntualità notevolmente superiori alla media regionale, con 2-3 punti percentuali in più.
In settembre in particolare, il mese più delicato per la ripresa del lavoro e delle scuole, l’indice di puntualità è stato del 95,1%, a fronte di una media regionale del 92,3%. I disagi dei pendolari sono per lo più dovuti al malfunzionamento degli impianti, in particolare del sistema di condizionamento, dovuto alla vetustà dei treni. Lo ha detto l’assessore regionale ai trasporti, Luca Ceccobao, rispondendo in commissione Mobilità e infrastrutture ad un’interrogazione di Pieraldo Ciucchi, consigliere del Gruppo misto.
“Il materiale rotabile che circola in Toscana, nonostante gli impegni sostanziali della Regione in questi anni, ha un’età media di 22 anni – ha affermato l’assessore – e presenta conseguenti carenze sotto il profilo dell’efficienza e del comfort. Per questo con il recente contratto di servizio stipulato con la Regione, Trenitalia si è impegnata ad un sostanziale rinnovo della flotta, che consentirà di mettere in servizio 115 nuove vetture a doppio piano, 3 elettrotreni non articolati a potenza non distribuita, 2 minuetto diesel, e a ristrutturare 230 carrozze componenti il parco della media distanza (comprese quindi quelle in servizio sulla direttrice Firenze-Roma)”.
L’assessore ha anche annunciato un nuovo incontro col Comitato dei pendolari entro la fine dell’anno, e la previsione di incontri periodici due volte l’anno. “Una risposta che denota come in effetti vi sia stata e vi sia tutt’ora da parte della Regione una notevole attenzione – ha commentato Ciucchi, dichiarandosi soddisfatto –. Auspico che il monitoraggio sia costante e che si mantenga sempre una canale aperto con i pendolari, prevedendo fin da ora gli eventuali cambiamenti che interesseranno la linea, anche in relazione ai lavori per il sottoattraversamento di Firenze, in modo tale da evitare disagi per la popolazione e per i pendolari”. Faentina, ritardi causati dal nuovo sistema di sicurezza L’andamento del servizio ferroviario sulla linea faentina è fortemente condizionato dall’infrastruttura, a binario unico e non elettrificata; il livello di puntualità registrato nel corso del 2010 indica un peggioramento in coincidenza col periodo estivo; nonostante un’inversione di tendenza in settembre, l’indice rimane sempre sotto la media (puntualità pari all’88,4%, media regionale 92,3%).
Ad incidere pesantemente sulla puntualità è stata l’introduzione di nuovi sistemi di sicurezza, ancora in fase di perfezionamento. Lo ha detto l’assessore ai trasporti Luca Ceccobao, rispondendo in commissione Mobilità ed infrastrutture ad un’interrogazione di Pieraldo Ciucchi (Gruppo misto) e Alessia Ballini (Pd). “Il nuovo sistema di controllo e protezione della circolazione, attraverso il dialogo terra-bordo, rappresenta un intervento tecnologico necessario – ha affermato Ceccobao –.
Tuttavia l’installazione di queste apparecchiature ha comportato e comporta tutt’oggi problemi sul fronte della puntualità”. Nei mesi scorsi, ha spiegato sempre Ceccobao, si è già svolto un incontro con Trenitalia ed RFI, voluto dall’assessorato, dal quale è emersa “l’esigenza condivisa di superare tali anomalie”, e in seguito al quale la Regione ha chiesto un cronoprogramma con la segnalazione degli interventi volti a garantire il superamento dei problemi, ma non ha ancora ricevuto risposta e intende sollecitare un nuovo incontro.
L’assessore ha anche ricordato come molti dei disservizi siano dovuti alla vetustà del materiale rotabile che interessa le linee regionali, con un’età media di 22 anni, e che il nuovo contratto di servizio prevede notevoli investimenti in questo senso. “Le parole dell’assessore denotano un’effettiva considerazione del problema da parte della Regione – ha commentato Pieraldo Ciucchi, dicendosi soddisfatto della risposta –. Al di là del piano degli investimenti, è positiva la volontà di monitorare con attenzione la situazione.
In Mugello in particolare occorre razionalizzare l’intero sistema di trasporti, sia su ferro che su gomma, potenziando e valorizzando la ferrovia faentina anche con gli opportuni strumenti tecnologici, fino all’elettrificazione della linea. Si tratta – ha concluso - di un territorio con notevoli potenzialità economiche, turistiche, agricole, che ha bisogno di collegamenti più adeguati con Firenze”. (ab) Ma il Comitato ciritica i dati dell'assessore "Non ci convincono i dati sull'alta puntualità dei treni del Valdarno, che sarebbe superiore alla media regionale!" Così ha commentato il portavoce del "Comitato Pendolari Valdarno Direttissima", Maurizio Da Re, dopo la presentazione in Consiglio regionale dei dati sui treni da parte dell'assessore ai Trasporti Ceccobao, in risposta all'interrogazione del consigliere Pieraldo Ciucchi. "Innanzittutto i dati si riferiscono al mese di settembre e sono assai diversi e migliori di quelli di ottobre - afferma Da Re - quando i pendolari sono rientrati al lavoro e allo studio già dal primo giorno e non dalla metà del mese.
Inoltre i dati sembrano riferirisi alla sola linea Firenze-Roma e non anche alla Firenze-Foligno, più problematica per la puntualità (vedi treno "ora di punta" delle 18:13 da Firenze SMN). Poi il Comitato - continua il portavoce dei pendolari - ha recentemente scoperto che i possibili ritardi dei treni nel Valdarno, dovuti alle interferenze con l'Alta Velocità sulla Direttissima, possono essere recuperati nelle tratte successive, fino a 9 minuti fra Montevarchi e Arezzo, e fino a 10 minuti fra Orte e Roma: quindi se la stazione utilizzata per il monitoraggio dei ritardi fosse, per esempio, Arezzo o Terontola, il dato sarebbe comunque 'viziato'".
"Ricordo che un treno viene considerato puntuale - ha infine concluso Da Re - se il suo ritardo è inferiore ai 5 minuti, e quindi un treno in ritardo nel Valdarno di 14 o 24 minuti può risultare puntuale ad Arezzo o a Roma, grazie ai 'recuperi' effettuati nelle tratte precedenti alle due stazioni e al 'condono' dei 4 minuti".