48° Festival dei Popoli: Lo schermo dell'arte, panoramica sulle arti contemporanee attraverso il cinema

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2007 13:35
48° Festival dei Popoli: <I>Lo schermo dell'arte</I>, panoramica sulle arti contemporanee attraverso il cinema

L’appuntamento è per domani (martedì 27 novembre) e mercoledì 28 novembre ai Cantieri Goldonetta (via Santa Maria 23/25) a partire dalle 17.30.
Tre le anteprima italiane: il film di James Crump (USA 2007) dedicato al collezionista di fotografia e curatore Sam Wagstaff, che fu compagno di Robert Mapplethorpe, raccontato dall‘amica Patti Smith; quello di Joana Ascensão (Portogallo 2006) sull’artista portoghese Helena Almeida che ha rappresentato il proprio paese alla Biennale di Venezia del 2005, e quello dell’argentino Miguel Angel Rios sul suo lavoro video (Messico 2006).
Il programma dello Schermo dell’arte riunisce venti film provenienti da Danimarca, Francia, Germania, Italia, Messico, Portogallo, Stati Uniti e Svezia in edizione originale e con sottotitoli in italiano sull’opera sia di celebrati protagonisti delle arti e delle discipline performative del nostro tempo, sia di meno conosciuti sperimentatori, con l’intento di restituire la ricchezza delle esperienze che compongono lo sfaccettato panorama della creazione contemporanea.

Sullo schermo della Goldonetta scorreranno le immagini di Maurizio Cattelan, Wim Delvoye e Matthew Barney catturati con verve ironica e sagace dallo storico dell’arte Ben Lewis, di Joseph Beuys a vent’anni dalla sua scomparsa, di Olafur Eliasson filmato nel suo avveniristico atelier, del collezionista di fotografia e curatore Sam Wagstaff, che fu compagno di Robert Mapplethorpe, raccontato dall‘amica Patti Smith (prima italiana), di un gruppo di straordinarie artiste quali le americane Agnes Martin e Kiki Smith, la portoghese Helena Almeida (prima italiana), la francese Sophie Calle, le svedesi Blu, Karma e Tiger, grafitiste la cui identità è celata dietro pseudonimi e avatar in 3D, dell’avventura del tedesco Lutz Fritsch tra i ghiacciai dell’Antartide, e di quella del messicano Miguel Angel Rios per arrivare a costruire delle trottole da riprendere in un video (prima italiana).
Il programma comprende inoltre i primi quattro videodialoghi della serie Infinito presente prodotta da IRIS-Associazione Sud Europa per la creazione contemporanea: protagonisti del teatro, della danza e della performance quali Giuliano Scabia, Marco Martinelli, Virgilio Sieni e Romeo Castellucci parlano della relazione tra ricerca artistica e società, di territori e collettività di riferimento, del presente sociale e politico.

Ciascuno di essi approfondisce una visione etica ed estetica in stretta relazione con i tumulti e le spaccature di una società in radicale trasformazione.
Arricchisce la rassegna la presentazione loop, nel foyer della Goldonetta, di Il rumore del tempo di Milli Romano, video montato recuperando spezzoni super 8 girati nel 1977 nei giorni del convegno di Bologna sul dissenso e contro la repressione. Le immagini che inseguono il rumore di quella generazione che la piazza riunì, ritornano qui in una sorta di videopoema.

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