Durante la mattinata di ieri si è tenuta all’istituto Peano, una delle molte assemblee studentesche sull'autogestione della scuola. Un’assemblea piuttosto accesa, ma come del resto sono le riunioni tenute da ragazzi. Tornando a casa Mattia Bertini, responsabile scuola Studenti per le Libertà, è andato su Facebook, e chattando con un compagno presente all’assemblea, si è sentito rispondere “stai zitto che per i miei gusti oggi hai parlato anche troppo”. Subito dopo ha anche trovato il seguente messaggio sulla bacheca: “finocchio di merda!!!”. "A scuola mia sono molto conosciuto - spiega lo studente al 4°anno - sia perché gay, sia perché di centro-destra.
Infatti sono il responsabile scuola di Studenti per le Libertà. Non so quale delle mie due caratteristiche sia la causa delle continue discriminazioni che ricevo, ma certo è che oggi hanno raggiunto davvero l’eccesso. Quello che trovo più riluttante è la tranquillità di come certe cose siano dette, scritte e condivise senza pensare alle reazioni che possono suscitare. E quando mi raccontano che la Toscana è la regione della tolleranza, bèh io non ci credo, perché se per aver detto la mia oggi ad un’assemblea questo è l’effetto mi pare che della presunta tolleranza ce ne sia ben poca.
Mi sento anche di fare un appello al Preside con il quale ho parlato, ed alle forze dell’ordine dalle quali sono stato per sporgere denuncia: vi prego di non considerarlo solo una ragazzata il triste avvenimento di oggi, perché è stato solo uno dei tanti comportamenti razzisti che quotidianamente si vivono nella nostra regione. Io sono forte, e certe parole non mi fanno paura, anzi rafforzano il mio “io” ma so che intorno a me ci sono molti coetanei che si trovano ad affrontare queste situazioni da soli.
E credetemi, a 18 anni non è facile. Spero che un giorno la Toscana e l’Italia intera cambieranno e si potranno realmente marchiare dei simboli di democrazia e civiltà dei quali in molti oggi demagogicamente si vantano". “Inaccettabile, semplicemente inaccettabile” sono queste le parole di Andrea Badò, Coordinatore Cittadino di Giovane Italia Firenze, per descrivere quanto accaduto ieri al Responsabile del gruppo scuola Mattia Bertini. “Porgo la mia solidarietà all’amico Mattia dopo i tristi fatti che lo hanno visto offeso ieri pomeriggio solo per aver espresso il suo punto di vista ad un’assemblea studentesca.
Quel ragazzo che di certo non si definisce di centro destra è l’ennesima testimonianza di quanta ipocrisia ci sia a sinistra. Pochi fatti e tante parole, forse dopo quello che è successo ieri anche troppe. Noi – prosegue Badò – da sempre abbiamo rispettato il nostro avversario politico, e mai ci siamo sognati di discriminare nessuno per le proprie inclinazioni sessuali. Anzi – conclude Badò – proprio di recente abbiamo chiesto all’Università di Firenze di poterci finanziare degli incontri al fine di sensibilizzare gli studenti su questo tema così delicato”. La solidarietà di amici e docenti Ed oggi, tornato a scuola, Mattia Bertini - come racconta lui stesso a Nove da Firenze - ha ricevuto la solidarietà dei compagni di scuola, dei docenti, dell'ufficio di Presidenza dell'Istituto Peano. Silenzio, invece, dal ragazzo autore dele frasi su FB.
Anche se, proprio sul social network, aveva anticipato di volersi scusare di persona. "Ho ricevuto una lettera di solidarietà da parte del coordinatore regionale del partito Massimo Parisi, un messaggio da parte di Alessio De Giorgi, il direttore di Gay.it. Mi stupisce - aggiunge però Mattia - il silenzio delle istituzioni e delle associazioni". Nasce a Firenze l’associazione di centro-destra a tutela dei diritti gay: GEL "Gay e Libertà. Sarà questo il nome dell’Associazione che abbiamo deciso di fondare.
Un’associazione di centro-destra, vicina al mondo delle tematiche omosessuali. Insieme a me - spiega Mattia Bertini - Daniele Onori, Fabrizio Materassi, il consigliere provinciale Massimo Lensi ed i consiglieri regionali Tommaso Villa e Marco Taradash e molti altri amici. Un’associazione per dire basta ad ogni tipo di discriminazione a partire dall’omofobia. Un’associazione del Popolo della Libertà che assieme ai valori tradizionali ai quali teniamo vede anche il riconoscimento di una realtà presente nel nostro paese che troppo spesso si vuole ignorare.
GEL sarà presente sul territorio come protagonista dei diritti civili, nel mondo della scuola, dell’università e nella società civile ed allo stesso tempo diverrà un punto di riferimento per tutti coloro che si rispecchiano nella politica del centrodestra. Siamo nel 2010, ed ancora c’è qualcuno che crede che essere omosessuali sia una malattia. Noi siamo qui per dire basta a tutto ciò, e per rappresentare il mondo GLBT in un’ottica lontana dalle solite demagogiche politiche della sinistra che in questi anni si è professata rappresentante del mondo gay senza aver mai raggiunto nessun risultato concreto.
Un’associazione politica con lo scopo di rappresentare una realtà fino ad oggi dimenticata, almeno nel contesto politico". Per coloro che volessero contattare GEL è possibile scrive a gelfirenze@gmail.it.