“Condividiamo il percorso iniziato del vicesindaco Dario Nardella e dalla Giunta Renzi di rideterminare il numero delle licenze taxi di Firenze, portandole a complessive 654. Si garantirà così il pieno sfruttamento della flotta ed un migliore servizio per i cittadini”. E’ così che Simone Andrei, presidente di Confartigianato Taxi, accoglie la delibera di Giunta del 29 giugno 2010 che, una volta approvata dal Consiglio comunale, porterà a sanare, progressivamente, la situazione di pesante discriminazione in cui versano, da oltre 2 anni e mezzo, i titolari delle ultime 60 licenze taxi rilasciate in città (i cosiddetti “taxi gialli”). Tassisti oggi costretti a modalità operative limitanti rispetto ai titolari di licenze “bianche”, a causa di un bando di concorso “pasticciato” dalla precedente amministrazione comunale. La delibera, infatti, consentirà l’uso del radio taxi anche negli intervalli orari oggi vietati (quelli compresi nelle fasce orarie 9-12 e 18-21) ed il cambio dei turni in misura analoga ai taxi ordinari, per poi arrivare alla completa omogeneizzazione in 10 mesi.
In questo periodo il Comune si è impegnato a predisporre un programma dettagliato di misure inerenti la cartellonistica, l’allestimento di totem ed altre iniziative pubbliche finalizzate alla promozione e pubblicizzazione del servizio taxi e alla lotta all’abusivismo, compreso la realizzazione di accordi con le categorie degli albergatori e la ridefinizione del complesso delle tariffe agevolate e predeterminate per ampliare la domanda del servizio taxi. Esprime moderata soddisfazione anche Nadia Nozzoli, presidente della cooperativa al femminile Intaxi, aderente a Confartigianato: “Apprezziamo il comportamento dell’Amministrazione Comunale, ma vigileremo attentamente sui passi futuri che, entro 10 mesi, devono portare assolutamente alla definitiva equiparazione delle imprese del settore, ponendo fine ad una situazione di scarsa concorrenzialità che si è già protratta fin troppo a lungo”.