E' polemica sull'allocazione del deposito per le scorie nucleari la deposito cui scelta nazionale doveva già essere pronta prima dell'estate. Sembra che ora il governo abbia deciso: in pole positon le colline del Piacentino e del Monferrato, il viterbese, la Maremma, Puglia e Basilicata. "Pensare di poter realizzare un deposito di scorie nucleari in provincia di Grosseto – dichiara il presidente Leonardo Marras - è un’idea folle sia dal punto di vista ambientale che economico, considerato che questo territorio è uno dei distretti turistici e agroalimentari più noti d’Italia, anche per la sua elevata qualità ambientale.
Quello che è ancora più inaccettabile è dover sopportare, da almeno due anni a questa parte, la strategia della fuga di notizie, senza che Regione, Provincia e Enti locali vengano informati per la corretta via istituzionale. La nostra contrarietà è pertanto totale e siamo determinati a far valere le nostre ragioni". Così il presidente della provincia toscana dopo che oggi la stampa ha anticipato un elenco di 52 siti adatti ad accogliere le scorie nucleari. "Realizzare il deposito nazionale delle scorie nucleari in provincia di Grosseto non ha alcun senso.
E non per motivi di campanilismo. Basta infatti conoscere la vocazione di questo territorio per capire che sarebbe una scelta improponibile. Piuttosto, è singolare che la gran parte dei siti proposti dalla Sogin siano concentrati nelle regioni del centro sud. Poiché ancora una volta il governo non si assume responsabilità in modo trasparente, presenterò un’interrogazione urgente rispetto alla non meglio identificata localizzazione in Maremma. Questa volta sarà difficile dare una risposta generica ed evasiva come già fatto in precedenza, quanto la questione fu liquidata dicendo che il piano era ancora in fase di elaborazione". Ma il sottosegretario allo sviluppo economico, Stefano Saia, nel pomeriggio ha spiegato come la bozza anticipata dai media sia solo un punto di partenza, il governo non avrebbe ancora preso nessuna decisione in merito. Nell'immagine, la campagna Greenpeace contro il nucleare.