“Se andiamo ad analizzare con attenzione il bilancio comunale, possiamo vedere che a fronte di un aumento di entrate di 950mila euro dalla bigliettazione e 450mila euro di contributo dal Comune di Scandicci, ci sono 1milione e 400mila euro di spesa in aumento". Lo afferma il consigliere della Lista Spini Tommaso Grassi. "I conti - dice Grassi - parrebbero in pareggio eppure se consideriamo che ai 450mila euro, oggetto del protocollo contrattato con Scandicci, sarebbe dovuta corrispondere una equivalente diminuzione dell’impegno economico nel bilancio di Firenze, in quanto i 450mila euro erano una spesa che il Comune di Firenze doveva assumersi e che era già prevista in bilancio.
E’ facile da capire che quindi i fondi provenienti dal Comune di Scandicci avrebbero dovuto liberare sul bilancio di Firenze una somma equivalente. Infatti se non fossero stati pagati da Scandicci, Firenze non poteva fare a meno di pagare l’onere derivante dagli accordi con il soggetto gestore della tramvia. Naturalmente i conti precisi andranno fatti a fine anno, quando il conto totale dei passeggeri e dei chilometri effettuati dal mezzo tranviario saranno oggettivamente conteggiati e gli eventuali oneri suppletivi calcolati, ma questa variazione che prevede 450mila euro di oneri aggiuntivi per il Comune di Firenze, testimonia che i calcoli che avevamo fatto qualche settimana fa e smentiti da Ataf, non erano così poi lontani dal rappresentare la situazione attuale”.
(lb)