“Dopo le grandi promesse da campagna elettorale, ecco che alla prima variazione di bilancio si scopre da dove il Sindaco Renzi prende i soldi ai fiorentini”. Questo il commento del consigliere del PdL Marco Stella. “Prima del 30 settembre il consiglio comunale dovrà votare la variazione di bilancio, una delibera costruita di fatto sulle multe – ha aggiunto l’esponente del centrodestra –. La variazione è dovuta a minori entrate correnti, per un totale di €. 4.377.553,04; maggiori entrate correnti, non previste, per un totale di €.
9.934.053, e maggiori spese correnti per complessivi €. 5.556.500. Abbiamo sempre detto che le strisce viola erano impossibili da realizzare e contro il codice della strada; oggi apprendiamo che il sindaco le ha definitivamente tolte dal bilancio, di fatto non riproponendole più, ma questo ha comportato per il Comune minori entrate; per la precisione una minore entrata di 3 milioni, proventi da concessione spazi pubblici per posti auto. Come ha pensato il sindaco di ripianare il buco? Con le multe: infatti nella variazione troviamo da una maggiore entrata proventi da infrazioni al codice della strada per 6 milioni di euro”.
“Tra le maggiori spese correnti – ha poi sottolineato Stella – troviamo un dato significativo nel milione e 400mila euro per oneri gestione prima linea tramvia, e 550.000 euro per trasporto pubblico locale. Sempre nella spesa corrente rimaniamo perplessi per aver speso ben 935.000 euro per attività culturali (Fondazione Strozzi, Maggio musicale, Museo dei ragazzi, promozione Università); 40.000 euro per manifestazioni sportive; 210.000 euro per iniziative dello Sviluppo economico.
Che fine hanno fatto le previsioni di bilancio che indicavano come capisaldi della manovra la riduzione della spesa del personale e l'abbattimento della cifra relativa alle multe?”. “In conclusione, del primo bilancio di Renzi sindaco possiamo dire che niente è cambiato: la spesa aumenta e viene coperta con le multe” ha concluso Stella. “E meno male che Renzi non voleva far cassa con le multe -interviene il consigliere del PdL Emanuele Roselli- nella prossima variazione di bilancio il Sindaco comunicherà di aver superato, da gennaio ad oggi, quota 49 milioni, provenienti tutti da infrazioni al codice della strada.
E pensare che Renzi aveva detto che il Comune non doveva essere un ‘multificio’ e che le cose, con la sua elezione, sarebbero cambiate. In effetti un cambiamento rispetto all’era Domenici c’è stato, ma in peggio: nel consultivo 2009 l’allora assessore Tea Albini aveva iscritto a Bilancio meno di 45 milioni di euro provenienti da infrazioni al codice della strada, mentre oggi il ‘bottino’ portato a casa da Renzi sfiora i 50 milioni: 49.306.200,00 per l’esattezza. Se queste sono le facce nuove, per le tasche dei fiorentini erano di gran lunga meglio quelle vecchie.
Del resto, sulle multe il sindaco ha sempre fatto azioni demagogiche: anche l’eliminazione dei ‘vigilini’ si è scoperto essere uno specchietto per le allodole dato che da settembre gli ausiliari del traffico sono stati rimpiazzati con 30 nuovi vigili. Renzi si presenta come nuovo ma usa i vecchi metodi: ha buttato fumo negli occhi ai fiorentini per un anno, ma adesso i numeri parlano chiaro, e sono tutti contro di lui”. “Abbiamo mantenuto le promesse della campagna elettorale -l'assessore Mattei interviene sulla polemica del PdL- Abbiamo tolto i vigilini in servizio nelle zcs solo per fare le multe, eliminato le ganasce, iniziato a installare alle porte della ztl gli avvisi luminosi.
Inoltre, dove era possibile, come per esempio sul Viadotto all’Indiano, abbiamo alzato i limiti di velocità oltre cui scatta la sanzione. Stiamo facendo di tutto per evitare che i cittadini siano tartassati e soprattutto non accettiamo l'idea di prevedere in bilancio un numero di multe elevate che poi devono esssere realizzate per necessità. ed infatti nel bilancio di previsione avevamo inseito una quota sensibilemnte più bassa degli anni precedenti. In questo caso però le multe derivano nella stragrande maggioranza dei casi dagli autovelox.
Gli apparecchi in servizio a Firenze, perfettamente a norma, sono stati collocati nelle strade dove si sono registrati gravi incidenti. Se ci sono problemi legati alla visibilità dei cartelli di segnalazione o degli stessi autovelox, e dalle nostre verifiche al momento non ci risulta, interverremo per migliorare ulteriormente la situazione, ma questi apparecchi svolgono una fondamentale azione per la sicurezza degli utenti della strada. Chi si lamenta del loro numero o della loro collocazione dovrebbe vedere qualche filmato dei numerosi incidenti, spesso anche mortali, che accadono a causa dell’eccessiva velocità.
Fare polemiche sugli autovelox e sulla sicurezza stradale solo per avere qualche rigo sui giornali è francamente sconcertante" conclude l’assessore. «Non solo il centrosinistra smentisce se stessa e le promesse fatte ai cittadini, ma prova addirittura a confutare i numeri: siamo ai limiti del ridicolo». E’ quanto sostengono i consiglieri Emanuele Roselli e Marco Stella (PdL). «Veramente l’Mattei vuole “suggerire” ai giornali cosa scrivere o meno? – si domandano gli esponenti del centrodestra – veramente vuole dire all’opposizione cosa è lecito criticare e cosa no? Capiamo il suo imbarazzo ma anche la demagogia a volte ha un limite.
Sul tema sicurezza, poi, l’assessore Mattei dovrebbe sapere che l’unica persona che ha detto parole che certo non contribuiscono ad una maggiore sicurezza stradale è il sindaco Renzi, che ha annunciato su molti giornali locali l’intenzione di aumentare i limiti di velocità». «Il centrodestra, invece – hanno sottolineato i due consiglieri - ha puntato il dito contro la taratura degli autovelox. Giusto ieri una mozione, con la quale si richiede di aumentare la tolleranza degli autovelox, è stata approvata all’unanimità dalla commissione ambiente e mobilità».
Il documento era stato presentato dal consigliere Roselli. «Non si deve aumentare i limiti di velocità, misura inefficacie e diseducativa – hanno concluso Stella e Roselli – ma aumentare la tolleranza degli autovelox. Ancora una volta chiediamo alla giunta Renzi di abbandonare la politica degli slogan e di passare alla politica dei fatti e delle azioni concrete».