«Vogliono creare Unione dei Comuni e Società della Salute in un territorio, il Valdarno, che già conta su Comuni, Province e Unione dei Comuni Montani: è il solito miracolo targato Pd, ovvero la moltiplicazione delle poltrone a beneficio dei politici in odor di rottamazione». Parola del Consigliere regionale Stefano Mugnai, che così commenta le ultime tentazioni dei sindaci valdarnesi che passano sotto il nome di Unione dei Comuni e Società della Salute. «I nostri amministratori locali – ironizza ma nemmeno troppo Mugnai – evidentemente ambiscono a far diventare il Valdarno un territorio ipergovernato, dove non si muoverà foglia che il centrosinistra non voglia».
Il motivo? «La solita volontà di generare carrozzoni su carrozzoni di enti e sottoenti, in una giungla che punta unicamente a generare poltrone e strapuntini dove collocare e ricollocare alla bisogna. E’ uno scandalo, perché così si va in barba alla voglia di semplificazione espressa da più parti dai cittadini». Anche perché, osserva Mugnai, in Valdarno una Unione dei Comuni esiste già: «Si tratta dell’Unione dei Comuni Montani, araba fenice risorta dalle ceneri della vecchia Comunità Montana del Pratomagno.
Anche in quel caso con una mano si è finto di tagliare un ente, mentre con l’altra lo si ricreava di sana pianta. Una vera e propria presa in giro per i valdarnesi». E ora? Si continua con la voglia di nuove sovrastrutture burocratiche: «Già nei mesi scorsi – ricorda Mugnai – alcuni sindaci del Valdarno avevano cercato di contrabbandare l’Unione dei Comuni come un fatto indispensabile alla gestione dei servizi sociali, cosa che siamo stati in grado di smentire prontamente. E allora, ora che si va verso la gestione associata dei servizi, ecco rispuntare di nuovo la proposta di realizzare l’Unione dei Comuni e, ancora, la Società della Salute di cui proprio adesso da più parti, Corte dei Conti in testa, si sta mettendo in discussione l’effettiva utilità.
Il tutto con un’insistenza che è il sintomo evidente della premura a generare nuovi posti e prebende». E siccome non c’è mai fine al peggio: «Ad avanzare un’altra volta queste proposte – fa notare Mugnai in conclusione del suo ragionamento – sono proprio i sindaci del Valdarno che si dimostrano poi più accaniti nello sbraitare contro i necessari tagli del governo. Voci senza pudore, perché ormai risparmiare è indispensabile. Iniziando, guarda caso, proprio da tutti i poltronifici tanto cari al centrosinistra».