Sesto Fiorentino, 22 Ottobre 2008- Sono nove i PuntoInsieme che la Società della Salute Nord Ovest ha attivato da oggi mercoledì 22 ottobre nella zona di sua competenza (i comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Scandicci, Signa e Vaglia). Si tratta di nove sportelli ai quali le persone non autosufficienti e i loro familiari possono rivolgersi per ricevere una proposta di aiuto modulata in base alla gravità della malattia, alla situazione familiare e alle condizioni economiche.
Sportelli, cioè, che per i non autosufficienti rappresentano la porta d’ingresso ai servizi e alle prestazioni assistenziali. A organizzarli e a gestirli per gli otto Comuni che la compongono, sarà la Società della Salute Nord Ovest.
Nella zona fiorentina nord ovest l’apertura dei nove PuntoInsieme (ma sono 300 gli sportelli aperti sul territorio regionale) è funzionale alla gestione del Fondo per la non autosufficienza per il quale è stato previsto da parte della Regione Toscana lo stanziamento della prima quota di 28 milioni di euro per il secondo semestre del 2008.
“Il contributo – spiega Andrea Valdré, direttore della SdS Nord Ovest - sarà erogato tramite la Società della Salute ed è legato alle condizioni economiche della famiglia attraverso la determinazione del reddito Isee. Questa possibilità unita alla scelta della Gestione Associata dei Servizi Sociali, ci consentirà di gestire al meglio questi contributi”.
Entro il 2010 la Regione Toscana ha previsto di prendere in carico 40mila non autosufficienti gravi e azzerare le liste di attesa per le Rsa.
“Il nostro obiettivo – conferma Simone Naldoni, presidente della SdS Nord Ovest – oltre a estendere i ricoveri temporanei che danno sollievo alle famiglie, è privilegiare il mantenimento della persona all’interno del proprio contesto familiare e azzerare le liste di attesa per le Rsa.
Nei casi, però, in cui la persona non autosufficiente abbia una famiglia alle spalle, questa deve essere supportata per consentire al familiare di rimanere a casa. Grazie al Fondo per la non autosufficienza si favorirà anche l’emersione e la regolarizzazione delle badanti attraverso percorsi di qualificazione e l’erogazione di specifici contributi”. Cosa garantisce il PuntoInsieme L’operatore allo sportello consegnerà all’utente la scheda di segnalazione del bisogno, lo aiuterà a compilarla e sarò il punto di riferimento durante l’intero percorso.
Entro un mese al massimo, gli sarà proposto un progetto personalizzato con interventi e prestazioni appropriate alle condizioni di bisogno della persona non autosufficiente. Il progetto personalizzato dovrà essere condiviso e sottoscritto tra i familiari dell’assistito e gli operatori distrettuali. Le aree di intervento del PuntoInsieme L’offerta dei servizi è articolata in tre distinte aree di intervento: residenziale, semiresidenziale e domiciliare, con tempi definiti e modalità di assistenza personalizzata. Chi può rivolgersi al PuntoInsieme La persona non autosufficiente o i suoi familiari, dopo averne parlato con il medico curante, un conoscente o un operatore del volontariato.