Dopo la sperimentazione sono entrate a pieno regime in Toscana le Società della Salute, la struttura organizzativa dell’assistenza territoriale che la Regione ha individuato e voluto per sviluppare l’integrazione del sistema sanitario con il sistema socio assistenziale. E il Mugello, forte dell’esperienza maturata negli scorsi anni, compie un altro passo in avanti con la Società della Salute che da aprile coordina e gestisce tutti i servizi socio-sanitari della zona con risorse, fondi, personale (assegnazioni funzionali dai Comuni e dall’Asl), procedure unificate e standard operativi per tutto il territorio.
Punti fermi nel processo di integrazione dei servizi e delle attività restano, in particolar modo per i cittadini, gli ambiti comunali con gli sportelli sociali, i punti insieme per il progetto relativo alla non autosufficienza o gli Urp (uffici relazioni col pubblico). Ambiti, questi, che assicurano una prima accoglienza e informazioni sui vari servizi e percorsi, con una funzione di interfaccia che indirizzerà l’utente ad uno sportello di secondo livello con figure professionali che definiranno il tipo di bisogno, semplice o complesso, e lo potranno seguire e assistere. “La revisione delle procedure amministrative per il funzionamento dei servizi gestiti dalla Società della Salute e l’adozione di un regolamento unico di accesso ai servizi per tutta la zona Mugello - sottolinea la presidente della SdS Mugello Ida Ciucchi - consentiranno una maggiore equità operativa ed efficacia nella gestione dei servizi nei confronti della popolazione.
Decisioni che - conclude - costituiscono un ulteriore valore aggiunto e un rafforzamento del senso d’identità che questo territorio va sempre più assumendo”.