“La possibilità di impiegare per usi agronomici i sottoprodotti della vinificazione ridurrà finalmente i costi per tutte le imprese agricole”. Il direttore di Coldiretti Toscana Roberto Maddè commenta positivamente la bozza di delibera predisposta dagli uffici della Regione con cui sarà regolamentato in Toscana l’uso alternativo di vinacce e fecce. Dalla vendemmia 2010 infatti tutte le imprese vitivinicole potranno scegliere se indirizzare i residui del processo di vinificazione alla distillazione o se optare per il cosiddetto ritiro sotto controllo, come prevede l’atto che verrà adottato nei prossimi giorni dalla giunta regionale in attuazione al decreto ministeriale dello scorso 4 agosto, ancora in fase di pubblicazione. “Si tratta di un risultato importante, frutto dell’impegno di Coldiretti che, da anni, per tutte le imprese del settore, chiede la possibilità di destinare i sottoprodotti ad altri usi.
Soprattutto per restituire sostanze organiche al terreno e per produrre energia. Un indubbio vantaggio per i viticoltori, che lamentavano difficoltà per la consegna di vinacce e fecce, aumento dei costi di trasporto anche per la distanza dagli impianti, riduzione dei prezzi pagati dalle distillerie. Già lo scorso anno, dietro un forte pressing di Coldiretti, la Toscana aveva chiesto e ottenuto di ammettere al regime di ritiro sotto controllo tutte le imprese vitivinicole con produzione fino a 1.000 ettolitri di vino.
Dal 2010 la semplificazione sarà estesa a tutte le aziende: un traguardo decisamente importante in termini di semplificazione e risparmio”, conclude Maddè.