Su espressa richiesta dello stesso Cesare Prandelli che con Firenze ha stretto un legame che spesso è andato oltre quello di semplice mister della squadra di casa, la prima nazionale degli Azzurri si gioca all'Artemio Franchi. "Sono fiducioso nell'intelligenza dei tifosi - ha detto il Ct - non credo ci saranno problemi, chi verrà allo stadio lo farà per sostenere la squadra" questo in contrapposizione alle perplessità circa il poco, dichiarato, amore tra la tifoseria viola ed i vertici del calcio italiano, impersonati da una Figc spesso criticata.
Non ultimo l'episodio della prima di Campionato con l'arbitro Gervasoni che si affida al collaboratore di linea, il quale, solo lui, vede la rete del Napoli ed assegna il vantaggio ai partenopei in uno stadio gremito di tifosi che ne hanno già viste di tutti i colori nella loro storia e che speravano in una partenza diversa. La vicenda Prandelli - Della Valle, di come questo idillio sia arrivato a conclusione nel giro di pochi mesi, tra frecciate, scudi sollevati, dichiarazioni e controdichiarazioni, è entrata a pieno titolo nel passato calcistico che tra qualche anno sarà leggenda.
Adesso le strade sono separate, gli obiettivi diversi eppure ugualmente importanti. Una città ancora accomuna i protagonisti, una città che ha vissuto momenti indimenticabili, a prescindere dalle grandi vittorie, e che non resterà mai al margine di questa storia; Firenze. Per l'occasione, sfruttando anche la necessaria esigenza del turnover, probabilmente i sostenitori di casa vedranno in campo i tre giocatori della Fiorentina prestati alla Nazionale, vale a dire De Silvestri, Montolivo e Gilardino. La Nazionale cambia leggermente aspetto; Sirigu, dopo le disattenzioni mostrate in Estonia, lascia il posto tra i pali ad Emiliano Viviano, fiorentino e tifoso viola, fuori Cassani e Molinaro e dentro De Silvestri ed Antonelli.
Centrocampo immutato con Montolivo-Pirlo-De Rossi. Davanti Pepe verrà sostituito da Giuseppe Rossi, che dovrebbe recuperare dall'infortunio, anche il medico degli azzurri nei giorni sciorsi si era detto fiducioso di poterlo riportare in campo con le adeguate cure. Cassano resta a sinistra, Pazzini cederà il testimone a Gilardino. La missione, non impossibile ed anzi utile e necessaria, conquistare altri 3 punti in attesa di scontrarsi in ottobre con Irlanda del Nord e Serbia, squadre decisamente più ostiche, anche se Prandelli ha ricordato "L'Estonia al 45' era in vantaggio di 1 a 0" come a dire che il calo di tensione può sempre essere il punto più debole.
L'allenatore delle Far Oer, l'irlandese Kerr, si è lamentato per il campo della Rondinella, impianto sportivo sul quale i suoi ragazzi si sono dovuti allenare, lo ha definito un campo da brucare per l'altezza spropositata dell'erba, e lo ha additato come pericoloso visto che un suo giocatore è stato fermato da una buca sul terreno. "Non ci hanno fatto allenare" ha detto. Forse l'intenzione è quella di creare il clima del prepartita, forse semplicemente di far notare che ci sono anche loro.
Non è comunque una partita da sottovalutare. La probabile formazione ITALIA con il 4-3-3: Viviano, De Silvestri, Chiellini, Bonucci, Antonelli, Montolivo, Pirlo, De Rossi, Rossi, Gilardino, Cassano. A disp: Sirigu, Cassani, Bovo, Palombo, Pepe, Pazzini, Quagliarella In tribuna ci sarà anche Roberto Baggio, da presidente del settore tecnico di Coverciano, altro motivo per esserci e per salutare qualcuno che ha lasciato grandi ricordi a Firenze. Se possano bastare le singole persone a cancellare le acredini, i torti subiti, più o meno riconosciuti e riconoscibili o le ferite aperte da anni in una passione dove la sportività deve sempre vincere su tutto, non è dato di saperlo, non ci sono pronostici per questo, Esistono però persone più stimate di altre, legami che vanno oltre l'istinto e che si basano su solide fondamenta emotive. AL