Manca il bel gioco, ma arrivano i tre punti che fanno morale e riportano il sorriso in casa azzurri. Prima l'incubo che si ripete contro l'Estonia che non è irresistibile e che segna con calcio piazzato spadellato in area, una scena già vista, troppe volte, l'incubo che ritorna. Poi ci pensa Cassano, a comodo, ma lui è così, a riportare in vita la Nazionale italiana che pareggia e che raddoppia, il tutto in 5 minuti, mettendo fine ad un digiuno lungo, troppo. Parte bene l'Italia portandosi in avanti, mentre l'Estonia si chiude in difesa in attesa degli azzurri.
Ci provano prima Cassano, caricato dalla rinnovata fiducia riposta in lui da Prandelli e poi Montolivo che raccoglie il suggerimento di Pirlo ma mette fuori di poco. Al 13' l'Estonia si fa pericolosa e la difesa azzurra si fa trovare impreparata, ma il pasticcio viene risolto. Al 16' ci prova Pazzini di destro ma respinge Pareiko. I cross di Cassano e Molinaro vengono intercettati dalla difesa, così i tentativi di Pepe, nessuno cerca di sfondare o di giocare il dribbling. 25' Pepe da lontano spara alto. 30' è ancora Montolivo che ci prova dalla distanza, bersaglio mancato.
Al 31' cambio di fronte, su punizione l'Estonia tenta il tiraccio in area, di quelli che, male che vada qualcosa succede, ed infatti succede che Sirigu sbaglia la presa e Zenjov è lesto a scivolare e metterla dentro. Paura, panico, è accaduto di nuovo, come ai Mondiali, come sempre capita ultimamente, tiro da fermo, pallonata in mezzo e difesa allo sbando. 39' Pazzini prova a risollevare il morale, prima tenta il tiro personale, poi nell'azione successiva ruba palla al portiere e la gira a Cassano che dal limite dell'area fa partire un tiro che sfiora l'erba e la porta, ma va fuori. L'Estonia perde tempo e termina la prima frazione di gioco in vantaggio. Nella ripresa è subito traversa di Puri.
Non ci siamo. Pepe impatta continuamente sugli avversari, i suoi cross non esistono. Montolivo va ad intermittenza. De Rossi non carbura. Il gioco è assente ingiustificato. Esce Pepe ed entra Quagliarella per cercare di dare una scossa. Al 60' Pirlo batte il calcio d'angolo, ci arriva Cassano ed è il pareggio. Dopo solo 3 minuti ancora angolo di Pirlo, dal lato opposto, palla bassa per Cassano che di tacco libera Bonucci a tu per tu con la porta ed il difensore, che spesso spinge come un attaccante, sigla il 2 a 1, la rimonta è compiuta. Cassano passa i successivi minuti a regalare aperture per tutti, Quagliarella, Cassani, Pazzini. Al 70' si riaffaccia l'Estonia, ma al 74' è Quagliarella a provare il tiro da fuori. Al 75' Palombo rileva Montolivo ed all'80' esordio per Antonelli con Cassano che esce tra gli applausi. Nel finale Sirigu rischia la seconda papera, quando sbagli la prima poi diventa tutto più difficile, sbaglia l'uscita ma il pallone sospinto dal vento termina fuori, nei 4 minuti di recupero è assalto dell'Estonia che crea mischie in area azzurra, dove la difesa respinge a fatica ma si salva e strappa una vittoria importantissima. Per il nuovo Ct molto lavoro da fare per creare quel 'gruppo' al quale Prandelli tiene molto, l'affiatamento c'è tra chi si conosce meglio, non tra tutti e resta molta paura di osare, di provarci, di cercarsi.
I lanci dalla trequarti di campo sono spesso inutili eppure ripetuti, nella speranza di veder scattare qualcuno ma le misure non ci sono. La vittoria però è pesante, perché scaccia via pensieri negativi, e questo è un buon primo passo. A fine gara Cesare Prandelli è visibilmente emozionato ed elogia i suoi che aveva visto sfiduciati e che invece hanno saputo reagire alla rete subita. "Abbiamo sbagliato le posizioni nei calci piazzati che loro invece hanno sfruttato, ci hanno sorpreso ed abbiamo subito le ripartenze".
Elogiata la coppia Cassano - Pazzini apparsa agli occhi del mister sicuramente brillante. La difesa non è ancora registrata a dovere, le lacune sembrano le stesse dei predecessori al Mondiale 2010, il centrocampo tiene e di qualità ne mostra anche troppa, non è emersa stasera, ma il potenziale c'è. Davanti è tutto affidato a Cassano che realizza, offre l'assist, per Bonucci e non per Pazzini che resta a guardare, confortante, ma forse non abbastanza se davanti ci fosse stata una squadra granitica.
Poca profondità, pochi tentativi se non da fuori, ancora troppa titubanza. Stecca Pepe, Sirigu non si merita la vittoria del ballottaggio con Viviano. A Firenze si aspettano ulteriori sviluppi. Irlanda del Nord, Italia, Serbia ed Estonia a quota 3 punti. A 0 punti Isole Far Oer e Slovenia Estonia ed Isole Far Oer ne hanno giocate due AL