Firenze non avra' l'eredita' artistica di Franco Zeffirelli, un patrimonio immenso che va dall'opera lirica alla prosa, al cinema. Lo annuncia a sorpresa il regista, che tuttavia non ha mai avuto un rapporto idilliaco con la propria città di nascita. “Caro Maestro, sono davvero dispiaciuto della sua decisione, che spero non definitiva. Per la stima che le porto a livello personale e come Sindaco della Sua città, non posso che esprimerLe la mia sorpresa rispetto a quanto Ella ha dichiarato in questi giorni.
L’Amministrazione Comunale sta mandando a gara il progetto, già finanziato per quasi due milioni di euro, che fa seguito a un accordo siglato da Lei con Comune e Regione. I disegni che ci ha personalmente consegnato fanno immaginare la bellezza di quanto potrebbe realizzarsi. Se lei non recede, noi siamo pronti entro il 2011 a consegnare finito l’immobile come concordato tutti insieme. Mi creda: difficile immaginare un progetto così rapidamente realizzato in un Paese in cui la burocrazia solitamene frena tutto.
Sarebbe bellissimo se con il nuovo Teatro del Maggio, che il Maestro Zubin Mehta inaugurerà il 21 dicembre 2011, Firenze potesse festeggiare anche l’apertura di un centro internazionale così significativo dedicato a lei, uno dei suoi figli più illustri. Se Ella ha maturato diverse valutazioni circa gli immobili da utilizzare, noi siamo pronti a parlarne. Tornare a trovarLa nella Sua casa romana sarà per me un piacere. Il progetto è pronto, finanziato, già siglato da tutti. Se lo vogliamo cambiare, noi ci siamo.
Se lo vogliamo ampliare, siamo a disposizione. Se però, caro Maestro, per motivi che sicuramente Ella avrà ben ponderato, si è davvero convinto di spostare la sede in altra città, noi, a malincuore, non possiamo che rispettare la Sua volontà. Perché, caro Maestro, Firenze le vuole bene comunque. In qualsiasi momento sono pronto a venire a trovarLa. Con la stima e l’affetto che Ella conosce, Suo Matteo Renzi”. “Uno smacco e una vergogna: questo rappresenta, per Firenze, il rischio della perdita dell’inestimabile patrimonio del centro d’arte del Maestro Franco Zeffirelli”.
Questo il commento del consigliere del PdL Stefano Bertini. “Il sindaco Renzi dimostra ancora una volta di non essere all’altezza degli obiettivi che proclama. Come nel caso della Cittadella Viola, ancora una volta viene sbandierata una possibilità che non esiste: in quel caso non c’era la proprietà del terreno, stavolta non c’è l’immobile adeguato né i fondi necessari – ha aggiunto Bertini –. Non meglio aveva fatto il suo predecessore Domenici, del resto, che aveva siglato l’accordo per realizzare il centro, immaginando di utilizzare un’immobile (quello del Piazzale del Re alle Cascine) che non era nelle disponibilità del Comune”.
“Cambiano i nomi, a Firenze, ma non l’incapacità da parte delle amministrazioni di centrosinistra di governare la città, figuriamoci poi il rendersi in grado di realizzare progetti di respiro culturale internazionale” ha concluso Bertini.