6/11/2008 firenze- Si inaugura martedì 11 novembre la Stagione di Prosa del Teatro della Pergola con un tributo ad un grande maestro del cinema: Ingmar Bergman. La sua Sinfonia d’autunno riunisce per la prima volta sullo stesso palcoscenico due grandi interpreti del teatro italiano e non solo: Rossella Falk e Maddalena Crippa. Dirette da Maurizio Panici ricompongono per la scena teatrale Sonata d’autunno a trent’anni di distanza dal debutto sullo schermo, madre e figlia nei ruoli che furono di Ingrid Bergman e Liv Ullman, accompagnate da Marco Balbi nel ruolo di Victor, il marito della figlia.
“Sinfonia d’autunno è e rimane una storia d’amore speciale tra due donne dipinte con crudezza e nitore da uno dei più grandi esploratori di sentimenti che il secolo scorso ci ha regalato” – sottolinea Maurizio Panici.
Trentasei ore, tanto dura l’incontro tra Charlotte e Eva. Trentasei ore in cui l’autore scava nel rapporto tra le due donne: e sono parole di odio/amore, i sentimenti che hanno segnato l’intera relazione tra madre e figlia. Testimone degli eventi è il marito di Eva.
Charlotte, la madre, in quelle ore parla delle proprie amarezze e solitudini, le svela alla figlia, lo fa forse per la prima volta senza difese, senza maschere. Anche Eva cerca di raccontarsi nelle sue difficoltà, ma le parole che escono non sono quelle giuste e il conflitto sembra non potersi risolvere, il perdono appare impossibile anche se il cordone ombelicale non si è mai spezzato: “non si finisce mai di essere genitori e figli”.
Una delle suggestioni che hanno spinto il regista alla scelta di Sinfonia d’autunno sta proprio nella “necessità di analizzare questo rapporto famigliare così profondo e ancestrale, indagare all’interno di certe relazioni personali, così private ed intime, ma che appartengono anche a una sfera pubblica, soprattutto nel caso della madre.
L’altro motivo della scelta sta nel cercare di analizzare il rapporto che l’artista ha con i figli come lo stesso Bergman evidenzia nella riflessione a margine del film Ci sono donne così. Rifiutano di essere disturbate dai loro figli. Non vogliono perdere tempo con i loro problemi. Hanno la loro vita, la loro carriera. Tutto il resto non conta. E’ di una donna così che ho voluto parlare.
Un nodo drammaturgico da sciogliere nella trasposizione teatrale di Maurizio Panici è stato quello relativo alla scelta di sacrificare ed eliminare dalla scena il personaggio di Helena, la sorella malata: ”Ho voluto concentrare l’attenzione sui due personaggi principali – Charlotte ed Eva - per rendere più chiaro e incisivo lo scontro dialettico tra di loro.
Il personaggio di Helena è comunque presente e vivo, nello spettacolo, attraverso le parole della sorella e della madre. La sua assenza offre a Eva argomenti più violenti nel confronto con Charlotte, rende il meccanismo teatrale più netto e - aspetto non certo secondario - evita il rischio di cadere nel melò, rischio che nel racconto cinematografico può essere più facilmente evitato.
La scena di Aldo Buti ricrea il nitore abbagliante degli interni di una canonica norvegese, le musiche che accompagnano il tessuto emotivo del testo, segnando i rapporti tra le due protagoniste, spaziano dal preludio n.2 di Chopin agli studi per piano solo di Edward Grieg - artista fortemente legato alla tradizione del mondo nordico – alle composizioni originali di Stefano Saletti.
In occasione dello spettacolo, si inaugura mercoledì 12 novembre alle 18.15, nella Sala Oro del Teatro della Pergola, la mostra Rossella Falk, 'Madame', a cura di Elsa Bartolini.
Fotografie e documenti illustrano la prestigiosa carriera dell'attrice: dai memorabili spettacoli con Luchino Visconti, alla gloriosa stagione della Compagnia dei Giovani, fino alle pièces realizzate dalla Falk come capocomica; le sue episodiche, ma prestigiosissime incursioni nel mondo del cinema (basti ricordare Otto e mezzo di Federico Fellini). Oltre alle tante foto di scena, la mostra esibisce lettere di tanti personaggi fondamentali dello spettacolo del Novecento (Visconti, Zeffirelli, Losey, Maria Callas, Joan Crawford, Eduardo De Filippo e tanti altri).
I materiali provengono dal Fondo Rossella Falk, donato dalla stessa attrice all'Archivio Contemporaneo "A. Bonsanti" del Gabinetto Vieusseux.