“Il 4 agosto scorso, il Comune ha presentato ufficialmente al magistrato istanza di dissequestro del Forte e delle aree contermini sulla base del piano generale di sicurezza elaborato dall’esperto da noi incaricato. Alla stessa istanza sono allegate anche le tavole già approvate dalla Soprintendenza con l’indicazione delle opere da eseguire sulla palazzina e sulle terrazze adiacenti. Queste opere verranno eseguite non appena sarà concesso il dissequestro da parte del magistrato. All’inizio di settembre, assieme agli uffici della Soprintendenza, saranno concordate anche le opere da eseguire sulle rimanenti aree del Forte alle quali, previo dissequestro, sarà data immediata esecuzione dopo il nulla osta della Soprintendenza”.
Questa la replica dell’assessore alla cultura Giuliano da Empoli ai consiglieri del Pdl Emanuele Roselli, Francesco Torselli e Stefano Alessandri, che ieri avevano dichiarato che la struttura sarebbe rimasta chiusa fino al prossimo anno. Riguardo poi all’affermazione che sarebbero stati stanziati ulteriori 12mila euro per stilare un nuovo piano della sicurezza, l’assessore precisa che anche questa informazione è sbagliata. “L’atto citato dai consiglieri – spiega da Empoli –, che non è un atto di giunta come loro scrivono ma una determina dirigenziale, è la numero 6008 del 1 luglio 2010 con la quale è stato conferito l’incarico a un esperto in materia di sicurezza per la stesura di un piano generale della sicurezza del Forte Belvedere, finalizzato ad individuare le opere necessarie a garantire i requisiti per la corretta utilizzazione dell’immobile e per il dissequestro dello stesso.
Non ci sono stati altri ulteriori incarichi”. Relativamente ai tempi, dall’assessorato si precisa che “i tempi per la redazione del piano generale della sicurezza sono di 30 giorni dal primo sopralluogo al Forte, e quindi già scaduti con la fine del mese di luglio”. “Da parte nostra – ha concluso l’assessore da Empoli – abbiamo svolto tutti gli adempimenti previsti. Confidiamo in tempi rapidi da parte della magistratura per avere il dissequestro dell’area e poter procedere ai lavori così come stabilito, in accordo con la Soprintendenza”.
(fdr)
