“Che la stampa estera, specialmente anglosassone e tedesca, attacchi l’Italia come meta turistica, non è affatto una novità: a ogni inizio di bella stagione non sono mai mancati articoli che avevano e hanno il solo scopo di dissuadere i propri connazionali dal portare all’estero valuta pregiata, specialmente in una fase di bassa congiuntura economica generalizzata per l’intero occidente. Che però quest’anno si attacchi in particolare la Toscana assume una dimensione davvero preoccupante in un momento in cui milioni di famiglie europee cercano di lasciarsi alle spalle la crisi, recuperando la voglia di spendere e godersi la vita". Questo il commento del presidente della Camera di Commercio di Firenze, Vasco Galgani, su alcuni recenti articoli della stampa estera che mettono in luce non positiva l’accoglienza turistica della Toscana. "Stando al report della società di monitoraggio 'Nathan il saggio', l’attacco più mirato viene dal quotidiano popolare tedesco Die Welt che accusa la Toscana di avere i pedaggi autostradali più alti d’Europa, dimenticando però il piccolo particolare che le tariffe autostradali non vengono decise in Toscana.
Gli ulteriori attacchi a San Gimignano e all’isola d’Elba, due mète classiche e molto ricercate dalle famiglie tedesche, evidenziano soltanto che neppure i giornalisti tedeschi hanno più il tempo sufficiente per scegliere il rapporto qualità-prezzo migliore, che pure in Toscana non manca mai" aggiunge Galgani. "Il mio caloroso invito agli imprenditori turistici della provincia di Firenze è quello di garantire all’utenza straniera un trattamento professionale, qualitativamente elevato, identico in tutto a quello riservato agli italiani.
E a dissuadere gli operatori economici che non rispettassero le logiche di mercato. Ora che la ripresa è alle porte, sarebbe veramente deplorevole che pochi profittatori mettessero in cattiva luce un intero sistema di accoglienza che mira al ritorno del turista, al passa parola nella sua patria, al crescente interesse per la qualità toscana che non è mai venuto meno, anche se rallentato dalla stagnazione dei paesi sviluppati” conclude il presidente della Camera di Commercio di Firenze.