Con il parco della piana una città metropolitana dal cuore verde

L'assessore regionale Marson ha presentato al pubblico il progetto condiviso. Lo schema sarà la base per l'integrazione al Pit, che sarà deliberata dalla Giunta regionale lunedì prossimo.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2010 19:21
Con il parco della piana una città metropolitana dal cuore verde

Il parco della piana tra Firenze e Prato? "Una sorta di 'Central park' della futura città metropolitana – dice l'assessore all'urbanistica e al governo del territorio della Toscana, Anna Marson -, il parco di una città metropolitana di cui riconsiderare la trama territoriale come risorsa multifunzionale e dunque anche economica". A Villa Montalvo a Campi Bisenzio giovedì e venerdì si è svolto il laboratorio progettuale sul futuro parco della piana. "Dobbiamo passare da una conurbazione priva di qualità complessiva a una vera città metropolitana dal cuore verde" ha detto l'assessore aprendo oggi, sempre a Villa Montalvo, la presentazione pubblica degli esiti.

"Il territorio della piana fiorentina, dove vive quasi un milione di persone (quasi un quarto di tutta la popolazione toscana), è smembrato da un insieme di infrastrutture che non ha eguali – dice -. Fra questi insistono brandelli di campagna residua troppo spesso visti da chi non vive nella piana come spazi vuoti da riempire". La riconnessione e qualificazione del territorio rurale (come già proposto da anni dall'Associazione Parco agricolo di Prato), e degli altri spazi aperti ancora esistenti "sono essenziali – prosegue l'assessore - non solo per la qualità della vita di chi vive in quest'area, ma anche per dare un'immagine civile alla vera porta di accesso a Firenze, e nuova attrattività alle attività produttive che vi insistono". Oltre a sindaci, cittadini e associazioni locali alla presentazione a Campi Bisenzio sono intervenuti anche il garante per la comunicazione Massimo Morisi, che ha presentato le tappe future del progetto di partecipazione sul Parco della Piana, e il rettore dell'università di Firenze, Alberto Tesi.

L'assessore Marson e alcuni tecnici comunali hanno illustrato le carte prodotte dal lavoro condiviso di un folto gruppo di tecnici degli otto Comuni della Piana, delle Province di Firenze e Prato, del Consorzio di bonifica, delle Soprintendenze, oltre che di funzionari regionali. Lo schema di progetto, che si basa su un'intuizione di lunga data e che ha un percorso già avviato alle spalle, ha subito in questi giorni una forte accelerazione e costituirà, come ha annunciato l'assessore Marson, la base per l'integrazione al Piano di indirizzo territoriale (Pit), che sarà deliberata dalla Giunta regionale lunedì prossimo.

Tre i grandi temi su cui si è lavorato per ricostruire una trama smembrata da asfalto e cemento: le connessioni ecologiche, l'agricoltura e la mobilità alternativa, puntando sull'integrazione fra mobilità ciclabile e trasporto pubblico ferroviario. Il laboratorio, guidato e voluto dall'assessore Marson, è stato "un'occasione importante – ha detto ancora Marson - di lavoro comune con tecnici molto preparati che per la prima volta si sono confrontati aldilà dei confini strettamente comunali su un territorio che con le nuove adesioni al progetto si è ampliato fino a circa 7.000 ettari".

In questi giorni ha chiesto infatti di aderire anche un nono comune, Lastra a Signa.

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